I carabinieri del comando provinciale di Palermo sono risaliti al nuovo assetto mafioso del paese nel palermitano. Il blitz compiuto oggi ha portato a 4 arresti, tra cui Salvatore Francesco Tumminia, 46 anni, considerato il nuovo capo della mafia di Belmonte. L’uomo era appena tornato in libertà dopo l’arresto all’interno dell’operazione Perseo del dicembre 2008.
IL COMANDO ALL’INTERNO DEL PAESE
Tumminia, dopo l’uscita dal carcere, era riuscito ad ottenere il potere nel paese. Tra i fatti imputati è accusato di essersi occupato di diverse estorsioni. Oltre che di essere diventato un punto di riferimento per tutti i cittadini nella risoluzione di molteplici problemi e di essere riuscito a penetrare anche all’interno di alcune istituzioni. Il coinvolgimento del capo mafia sembra implicare anche il dipartimento regionale Sviluppo Rurale e Territoriale. Il suo condizionamento riguarda la disposizione dei turni degli operai stagionali e l’organizzazione di squadre di lavoro. Come affermano gli inquirenti: “L’ingerenza era tale che nel paese si era diffusa la convinzione che l’unico modo per ottenere un contratto stagionale fosse quello di parlarne direttamente con Tumminia, il quale si faceva vanto delle minacce fatte nei confronti dei dirigenti dell’ufficio locale non collaborativi”.
NON SOLO TUMMINIA
Tra gli arrestati durante il blitz figura Giuseppe Benigno, imprenditore edile, indagato per associazione mafiosa. Mentre Stefano Casella e Antonino Tumminia, entrambi agli arresti domiciliari, e incriminati per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
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