Non ancora del tutto smaltita la delusione per il pareggio rimediato in Irpinia col San Tommaso, per il Palermo è già tempo di Roccella. Costantemente in zona play out dall’inizio del torneo, quella ionica è squadra particolare, capace di incassare appena 16 gol (terza difesa alle spalle delle due battistrada) ma di segnarne ancora meno: 12 (peggiore attacco del torneo). Un impegno, quello del Barbera, proprio per questo da prendere con le molle per i rosanero di Pergolizzi, alle prese con un attacco che stenta a ritrovarsi.
Ai microfoni di Rosanerolive, il Ds degli arancio amaranto, Francesco Curtale, presenta la gara
“Ma si sa, ogni partita fa storia a sè. Fatti i debiti scongiuri, il fatto che i rosanero abbiano faticato nel fare breccia nella perforatissima difesa del San Tommaso nel calcio non significa nulla. In una giornata si può ribaltare tutto. Dico soltanto che vado fiero del notro pacchetto arretrato in quanto, fino a dicembre composto da un 2001, un 2000 e un 97′. Giovani, quelli del Roccella, che hanno dimostrato tutto il loro valore e che dal mercato di riparazione possono avvalersi dell’esperienza di Coluccio, nostra vecchia conoscenza. Andrea, oggi 35enne ha guidato la nostra difesa in occasione della storica promozione dall’Eccellenza in D sotto la guida di mister Galati, e per le tre stagioni seguenti. Attacco asfittico? Si è vero, ma la buona vena realizzativa delle ultime settimane di Khoris mi fa ben sperare, come anche il gol di Perkovic a Corigliano che spero sia servito a sbloccarlo”.
E già, Corigliano Calabro fuori, Biancavilla al Ninetto Muscolo le recenti vittime del Roccella: sei punti negli ultimi due impegni, più dei panzer Palermo e Savoia.
“Stiamo attraversando un buon momento di forma. Ciò testimonia la bontà di un gruppo che, fino alla fine può giocarsela alla pari con tutti per tirarsi fuori dalla zona play out. Aggiungo che, chiudere il girone di andata con almeno quattro punti in più avrebbe rispecchiato meglio il valore del nostro cammino. Adesso, nonostante la posizione in classifica non sia delle migliori, guardiamo con fiducia al futuro, forti del buon inizio nel girone di ritorno. In quest’ottica è stato importante esserci rinforzati a dicembre e avere recuperato qualche infortunato”.
Impossibile sottrarsi al solito giochino del confronto tra Palermo e Savoia, al quale Curtale dà una risposta differente dalle solite
“Siamo usciti sconfitti sia contro i rosanero che contro i campani, e in ambedue le gare posso dire che gli episodi hanno avuto un peso decisivo. Si tratta chiaramente di squadre costruite per vincere, più forti del Roccella che, tuttavia, al loro cospetto non ha affatto sfigurato. Il Palermo lo affrontammo quando ancora non era al massimo delle sue potenzialità, il Savoia invece qualche settimana dopo. In particolare, brucia tanto il pareggio sfumato per noi al 93′ a Torre Annunziata, con la rete di Cerone che ci condannò immeritatamente. Nel dare un giudizio sulle due compagini esco fuori dal coro: il Palermo è più compatto, più squadra, il Savoia invece, almeno ad oggi, ha giocatori individualmente più capaci di risolvere le gare. Una differenza che i rosanero potranno colmare tranquillamente non appena Floriano troverà la forma. Da solo, l’ex Bari è capace di spaccare le partite”.
I giovani del Roccella al Renzo Barbera, teatro fino a poco tempo fa di grandi match da serie A
“Ho detto ai miei ragazzi che questo per loro non potrà che essere uno stimolo a dare il massimo. La vetrina del Barbera per un giovane calciatore, a maggior ragione di D è qualcosa di unico ed emozionante. Speriamo di riuscire a dare il meglio al cospetto della capolista e di dare soddisfazioni a chi, da Roccella Jonica, tramite pulmann deciderà di sostenerci. Dovrebbero essere in 150, un gran numero di fans considerato che la nostra cittadina conta poco più di 6.000 abitanti”