Dal “Pasqualino stadium” di Carini al ritorno al “Tenente Onorato” di Boccadifalco sognando una casa tutta propria. Per il Palermo e i suoi tifosi, come lo stadio se non di più, la realizzazione di un centro sportivo è nel tempo diventata l’ennesimo motivo di cui crucciarsi. E se nel primo caso, per motivi di cuore, sono in tanti a non disdegnare la prospettiva di continuare a giocare al Barbera, riguardo gli allenamenti dei propri beniamini si pretende di più.
AAA ZAMPARINI CERCA CASA
Se n’è discusso già nel recente passato. Era il 2014, quando Zamparini incaricò i suoi collaboratori di trovare nel raggio di 10-15 km da Palermo una zona di 10-20 ettari dove costruire. Allora c’era la disponibilità dell’80% del credito sportivo con il restante 20 messo dal club. E anche se il desiderio era quello di trovare un’area all’interno della cintura comunale del capoluogo, dopo anni di idee e proposte si finì a Carini.
PICCHE DA CARINI
Ma anche lì, quando il più sembrava fatto, la doccia gelata. “Non mi ha cercato nessuno -rivelò il sindaco Giuseppe Monteleone – ho appreso soltanto dai giornali che si parlava di un centro sportivo a Carini“. Insomma, per i tifosi rosanero, che guardavano con un pizzico di invidia la nuova casa del Catania sorta a Torre del Grifo, ancora niente. Oggi, finalmente, sembra che possa aprirsi più di uno spiraglio, tale da non far cadere nel vuoto l’ennesimo sbandieramento d’intenti.
BERTOLINO:”L’INTENZIONE E’ DI AIUTARE IL CLUB”
Uno dei punti imprescindibili indicati dalla nuova proprietà per favorire la rinascita del Palermo, discusso col sindaco in sede di bando, è stato infatti la costruzione del centro sportivo. “Che oggi sia il giorno cruciale per prendere una decisione è una notizia che sinceramente mi giunge nuova“. A dichiarlo ai microfoni di Rosanerolive è Francesco Bertolino, presidente della V^commissione consiliare del comune di Palermo.”La volontà, così come previsto dal piano regolatore è di destinare gran parte dell’area dell’ex campo rom all’impiantistica sportiva. C’è un’interlocuzione in atto con la nuova società del Palermo. E’ evidente che da parte dell’amministrazione ci sia tutto l’interesse di riqualificare l’area. Farla fruire alla cittadinanza tramite una zona adibita a parco, e al club rosanero in modo da sollevarlo dalle difficoltà incontrate fino ad oggi è l’obiettivo”.
LEGGE AD HOC UGUALE TEMPI BIBLICI?
Questo a causa della inalienabilità dei beni demaniali regionali, nodo burocratico che non permetterebbe la cessione al Palermo. “L’area dell’ex campo rom è comunque nelle intenzioni riservata all’impiantistica sportiva. Ovviamente – aggiunge il presidente Francesco Bertolino – c’è anche la fase progettuale che prevede l’interesse della sovraintendenza riguardo il vincolo paesaggistico dovuto alla presenza della riserva naturale del Monte Pellegrino. Non credo comunque si tratti di un problema insormontabile”. Riguardo la raccolta dei fondi destinati alla costruzione del centro sportivo, voluta da Mirri tramite azionariato popolare Bertolino dichiara.“A noi in commissione non è arrivato alcun dato nè alcuna quota riguardo la cifra raggiunta”.
CASA DEL PALERMO PIU’ PARCO
“Sì, la zona in questione è grande parecchi ettari e prevede l’apertura di un parco – afferma Bertolino -. L’idea è di rivalutare tutto tramite una pianificazione che, partendo dall’accordo con il Palermo calcio possa prevedere al contempo la creazione di un’area ricreativa da consegnare alla cittadinanza“. Centro Sportivo più parco: sarà tutto concretizzato entro la fine del 2020? “La volontà comune di fare qualcosa di positivo per la nostra città mi fa ben sperare”.