E’ “violenza di genere!” si arrivò a scherzare nei social circa l’ormai famoso buffetto sulla mano dato da Papa Francesco a una fedele. Lui, il più progressista dei pontefici, a pochi giorni da quell’episodio dà una carezza all’universo femmnile e, rompendo col passato nomina una donna come sottosegretario. Si tratta della palermitana Francesca Di Giovanni, sottosegretario per il Settore multilaterale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, Officiale della medesima Sezione per i Rapporti con gli Stati.
ROTTURA COL PASSATO
Un atto più che simbolico, in aperta antitesi con il conservatorismo imposto dal suo predecessore, Papa Ratzinger, circa il celibato dei sacerdoti. Classe 1953, la Di Giovanni vanta un curriculum di tutto rispetto. Laureata in Giurisprudenza e con la pratica notarile alle spalle, ha prestato servizio nell’ambito del settore giuridico-amministrativo presso il Centro internazionale dell’Opera di Maria.
L’ATTENZIONE PER MIGRANTI E RIFUGIATI
Inoltre, la siciliana è officiale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato dal 15 settembre 1993. La Di Giovanni ha svolto il suo servizio sempre nel Settore multilaterale, soprattutto su temi concernenti i migranti e i rifugiati (tanto cari a Bergoglio), il diritto internazionale umanitario, le comunicazioni, il diritto internazionale privato, la condizione della donna, la proprietà intellettuale e il turismo.
NON DELUDERO’ IL PONTEFICE
Il suo compito, adesso, sarà di affiancare monsignor Miroslaw Wachowski riguardo soprattutto il settore della diplomazia bilaterale. “Un ruolo – commenta la Di Giovanni – che cercherò di onorare al meglio per corrispondere alla fiducia del Santo Padre ma che vorrei svolgere in equipe. La sintonia del gruppo di lavoro ha infatti caratterizzato il mio cammino professionale”.