In un momento in cui la fiammella della contestazione cova sotto la cenere, fare i pompieri predicando calma sembra essere la retta via. Chiamati a esprimere un giudizio in merito al momento poco brillante attraversato dai rosanero, sono stati tanti gli addetti ai lavori che hanno invitato la piazza a mentenere i nervi saldi. Gente che il mondo del pallone e le sue insidie lo conosce a fondo per averlo vissuto in prima persona, come nel caso di Mister Ignazio Arcoleo.
TESTA AL TRAPANI CUORE AL PALERMO
Intervistato da Rosanerolive, l’ex allenatore del “Palermo dei palermitani” non mostra tentennamenti. “Come potrebbe essere altrimenti – esordisce -; la squadra ha chiuso in testa il girone d’andata ed è tutt’ora prima con tre punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice. Essendo assorto nella realtà del Trapani calcio (per i granata Arcoleo riveste il ruolo di club manager ndr) non sono in grado di esprimere giudizi tecnici. Chiaramente mi tengo aggiornato sui risultati dei rosa pur non avendone visto fino ad ora una sola gara.”
PROMESSE RISPETTATE
“L’unica cosa che mi sento di fare è complimentarmi con allenatore, giocatori e club per quanto fatto fino ad ora. Mi sembra che premesse e promesse della vigilia siano state ampiamente rispettate.” E a chi gli fa notare che la squadra è riuscita nell’impresa di dilapidare il vantaggio di 13 punti sul Savoia, riducendolo a sole tre lunghezze, Arcoleo risponde.“La quarta serie è questa, un campionato ricco di insidie in cui nulla è scontato. Ma è un aspetto che vale per tutti, come dimostrato dai campani, incapaci, nell’ultimo turno, di approfittare del passo fasso del Palermo col San Tommaso. Chiaro che, dopo le prime dieci vittorie di fila ci si era illusi. L’appagamento che ne è seguito lo considero quasi fisiologico”.
“UNA CASA PER I ROSANERO”
Ultimo argomento toccato con Ignazio Arcoleo concerne la questione legata al Centro sportivo.”E’ una questione che si trascina da tanto tempo. Purtoppo, per un motivo o per un altro, gli organi competenti e le varie proprietà del club che si sono avvicendate non hanno mai trovato un punto d’intesa. Ai miei tempi, ricordo che il primo anno, per non rovinare l’erba del Barbera, gli allenamenti li svolgevamo al Piazzale dei matrimoni. Spesso anche nei campetti di calcetto della scuola Internazionale alla Favorita. Il secondo anno, sempre in B – ricorda Arcoleo -, potemmo disporre del Tenente Onorato di Boccadifalco. Un modo di lavorare..diciamo avventuroso che non rende giustizia ad una piazza importante qual è Palermo. I rosanero, ma in fondo lo sanno un pò tutti, meriterebbero un casa tutta loro”.