Due donne gravi: hanno comprato mandragora spacciata per borragine

Due donne sono in ospedale in prognosi riservata per avere mangiato una verdura acquistata per borragine che invece era mandragola

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Occorre evitare di acquistare prodotti commestibili da venditori ambulanti improvvisati. Lo hanno fatto una madre e ed una figlia di 72 e 56 anni, e adesso ne stanno piangendo le conseguenze. Le due donne adesso sono in rianimazione a Villa Sofia per avere ingerito mandragora invece che borragine (in siciliano “vurrani”). Hanno acquistato questa erba tossica nella zona di via Marchese di Roccaforte da un venditore ambulante proveniente dalla zona di Bolognetta.

LA MANDRAGORA

Questa pericolosa erba è divenuta famosa e apprezzata nell’antichità per le sue presunte proprietà magiche- Ma oggigiorno la mandragora rappresenta una pianta piuttosto temuta, poiché altamente tossica e facilmente confondibile con altre piante commestibili. Sono diversi, infatti, i casi di avvelenamento che si verificano in seguito all’ingestione di foglie di questo vegetale erroneamente scambiate per foglie di altre specie vegetali commestibili, come spinaci, borragine, alcuni tipi di lattuga

DONNE AVVELENATE E VENDITORE RICERCATO

Per la madre e la figlia c’è la prognosi riservata rilasciata dagli ospedali Buccheri La Ferla e Villa Sofia, dovuta ad intossicazione di erba velenosa come la mandragora. In questi casi occorre somministrare un antidoto, che si chiama fisostigmina, che la centrale operativa del 118 è riuscita a trovare a Cefalù, su segnalazione del centro antiveleni di Pavia. Ai medici di Villa Sofia sono state consegnate alcune fiale in più perché si teme che ci possano essere altri casi di avvelenamento. Sono in corso indagini dei carabinieri per identificare il venditore.

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