P come Palermo, P come Pergolizzi, P come Progetto, P come Problema. Tante p, ma la madre di tutto è la p di progetto, grande assente dell’era Zamparini e che stenta a delinearsi nella nuova era Mirri. Un impegno che si avverte, perché nessuno potrà mai negare che il nuovo proprietario del Palermo, al contrario del precedente, i colori rosa nero ce li ha nel sangue. E anche Tony Di Piazza non scherza. Ma non basta.
P COME PECCATO ORIGINALE
Paga uno scotto il Palermo, e comincia anch’esso con la P: è un peccato originale. Non è quello di essere palermitano, ma di essere appena nato. Nonostante ci sia Sagramola, dirigente di grande esperienza ma con nessuna conoscenza della categoria, questo Palermo ha fatto qualche errore di progettualità. Defezioni a cui c’è tempo per porre rimedio, ma nelle quali sarebbe stato meglio non incorrere.
P COME PERGOLIZZI
Uno su tutti, il più evidente, è la scelta dell’allenatore. Nessuna cattiveria nei confronti di Pergolizzi che è un buon allenatore di D, adatto a questa categoria, in cui bisogna puntare molto sul gruppo e poco al gioco. Ma non era pronto per il Palermo che ha ambizioni da grande. Segnalato da Rosario Argento, il tecnico palermitano ha vinto la concorrenza di altri allenatori più titolati ed è arrivato alla guida del club, seppur tra mille mugugni della piazza. Dopo un avvio brillante nei risultati ma non nel gioco, i suoi limiti sono affiorati. Probabilmente porterà ugualmente il Palermo al traguardo, ma l’organico messo a disposizione dalla società, con ulteriori rinforzi di gennaio, non avrebbe dovuto prevedere incertezze e sofferenze di alcun tipo. E invece si soffre, con punti “portati a casa” grazie al “golletto” e con mancate vittorie contro squadre nettamente più deboli.
P COME PALERMO
La rinascita del Palermo doveva avere un punto fermo che avrebbe garantito un progetto a medio-lungo termine. E questo punto fermo doveva essere un allenatore navigato, che avesse il carisma per affrontare la D e che fosse adatto e pronto a proseguire anche in C. Con la promozione del Palermo – facciamo i debiti scongiuri – riteniamo sia inverosimile, invece, che Rosario Pergolizzi venga riconfermato. Ciò porterà quindi ad una nuova partenza, con un tecnico nuovo, con un sistema di gioco da ri-collaudare e con giocatori che verranno tenuti o mandati via, tenendo conto di una valutazione esclusivamente dirigenziale o del nuovo tecnico, il quale avrà probabilmente poco tempo e pochi elementi per poterli giudicare positivamente o negativamente.
P COME PROGETTO
Non è un peccato mortale, ci sono altri casi eclatanti di questo tipo in altri club, ma questo errore potrebbe rallentare una buona partenza in serie C. Perché si ripartirà da capo. Un rischio che poteva essere evitato, scegliendo la guida giusta e non affidando il futuro al caso. Progetto è la parola da cui un club lungimirante e ambizioso non deve mai discostarsi. C’è tempo per imparare dagli errori e per crescere. Confidiamo nella grande passione di Mirri e Di Piazza, sperando che saranno abbandonati gli errori che ci hanno portati alla rovina nel recente passato e che il nostro rosa, oggi un po’ tiepido, possa diventare presto, tra i professionisti, un rosa intenso, acceso sì da grande entusiasmo ma anche da obiettivi programmati e studiati a tavolino.