Marina di Ragusa: “Appuntamento con la storia”

La partita Marina di Ragusa-Palermo rappresenta per la tifoseria locale un vero e proprio evento storico, che viene festeggiato con la "Giornata gialloblù"

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Anche il Marina di Ragusa sta considerando un evento, una festa, la giornata nella quale il Palermo deve disputare una partita nel suo stadio. Come d’altro canto avviene per tante squadre inserite nel girone I della serie D. Anche perché rappresenta un’occasione per potere contare su un sostanzioso incasso. Per cui, spesso, approfittando dell’indubbio richiamo offerto dal blasone della squadra ospitata, viene indetta proprio per la partita contro i rosanero la classica “giornata speciale” del campionato. Per quel match vengono sospesi abbonamenti e il biglietto costa un po’ di più.

Stadio Aldo Campo – Ragusa

A CONFRONTO DUE SQUADRE CON STORIE DIVERSE

A Marina di Ragusa sta succedendo appunto la stessa cosa. Ma in fondo hanno ragione. Perché nella partita in programma domenica prossima, nello stadio “Aldo Campo” scenderà in campo il Palermo. Quella squadra che per più lustri ha frequentato i quartieri alti della serie A. Mentre loro, nello stesso periodo, erano impegnati in un lungo cammino nei campi delle serie inferiori, che solo l’anno scorso li ha portati in serie D, traguardo mai raggiunto prima.

GIORNATA GIALLOBLU

Per questo motivo i cartelloni affissi in città parlano di questo evento come “Appuntamento con la storia”. Di conseguenza la società ha deciso di indire proprio per domenica ventura la “Giornata gialloblù“. Proprio perchè Marina di Ragusa-Palermo per la tifoseria locale rappresenta un evento storico, più che un incontro di calcio. L’allenatore Utro, palermitano, che da ragazzino frequentava la “Favorita” per seguire il Palermo, a proposito di questa partita ha detto: «Dobbiamo sempre ricordare la nostra dimensione. Non bisogna sbagliare l’atteggiamento, solo giocando con grande umiltà possiamo mettere in difficoltà anche il Palermo». Oltre al tecnico, nel Marina di Ragusa militano altri tre palermitani: Giuliano, Calivà e Mancuso.

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