Marina di Ragusa-Palermo, eccoci allo stadio “Aldo Campo” a continuare questo particolare inferno dantesco al quale siamo stati condannati. Ci incuriosiscono le due auto posteggiate dietro la porta di Pelagotti ed il pulmino-bar accanto alla tifoseria rosanero. Ma la cosa che fa più amarcord sono quelle persone romanticamente posizionate a guardare a scrocco sul muro di cinta. Altro che pay-tv.
PRIMO TEMPO
Divertente come trovare una multa sul parabrezza, il primo tempo di questo match si può racchiudere in due occasioni: un palo colpito dal Marina di Ragusa con un tiro da 625 metri e una traversa su tiro di Lancini dallo svincolo di Cassibile che cerca di approfittare di uno svenimento del portiere di casa, probabilmente dovuto ad una botta di sole fuori periodo. Per il resto qualche occasione sparsa qua e là e tanta, tanta confusione. È la serie D, baby.
SECONDO TEMPO
Parte la seconda frazione e pronti-via i rosanero si ricordano di essere i primi classifica dal mese di Settembre. Lancio di Langella, stop e tiro di prima intenzione di Sforzini: gol, Palermo in vantaggio. Per non sbagliare, la partita tornare ad essere di quella splendida bruttezza ammirata nel primo tempo. Qualche azioncina del Palermo, qualche contropiede ibleo ed un infarto subìto dalla tifoseria rosanero per una punizione rossoblù in pieno recupero. Fischio finale del Signor Calzavara (buona la sua direzione), distanza col Savoia immutata ma una gara in meno. Dopo i dossier di questa settimana, ora che si inventeranno i campani? Si dice sia pronto Giletti con una puntata de “L’Arena”. Ma sono solo indiscrezioni.
LE PAGELLE CALDE CALDE DI MARINA DI RAGUSA-PALERMO
Pelagotti 6. Praticamente inoperoso. Non prende gol da 40 metri solo perché il completino da operatore RAP funziona in maniera ottima come amuleto.
Peretti 6. Si conferma affidabile anche se è poco il lavoro da svolgere.
Lancini 6. Prestazione ok, ma rischia di vincere il premio “Bellusci” per l’ennesimo cartellino giallo preso.
Crivello 6. Non giocava da terzino dai tempi della rivoluzione francese e si vede. Tanta spinta, ma zero cross e qualche disattenzione pericolosa.
Langella 7. Il migliore del Palermo e non solo per l’assist a Sforzini. Posizionato a destra, corre per tutto il match come il coniglietto della Duracell abbinando qualità e quantità.
Kraja 5,5. Ritmo compassato, non entra mai nel vivo del gioco. Vede Langella titolare e gioca con la sicurezza di chi non potrà essere sostituito. Grave errore…
Dal 62º Ambro 5,5. Non riesce ad incidere nella mezz’ora a disposizione.
Mauri 6. Distribuisce decentemente il gioco nel traffico di un centrocampo che sembra il mercatino di Piazzale Giotto.
Martinelli 5. Ci aspettiamo di più, molto di più dal capitano. Ci aspettiamo partite da categoria superiore, non come questa dove partecipa raramente alle iniziative rosanero. In più prende un giallo inutile che lo porterà alla squalifica. Gli farà bene il riposo.
Felici 6. Cambia più posizioni lui in campo che Rocco Siffredi in una delle sue mirabolanti pellicole. Esterno destro, punta esterna, trequartista, seconda punta… Cerca sempre la giocata anche se a volte poco lucidamente.
Dal 69º Silipo 6,5. Entra che sembra una pallottola impazzita: venti minuti a mille all’ora che mettono in ansia la retroguardia del Marina di Ragusa.
Floriano 5.5. Tanto fumo e poco arrosto. C’è qualità nelle sue giocate ma esiste anche la porta avversaria e ogni tanto bisogna anche tirare.
Sforzini 6,5. Gara di sacrificio condita da un gol da attaccante di razza che stende il Marina di Ragusa. Anvedi come segna Nando!
Dal 73º Martin s.v.
Pergolizzi 6. Tutti a discutere di tattica di difesa a tre, difesa a quattro, falso nueve, trequartista, cinque-cinque-cinque… Che noiosi! Come (quasi) sempre, infatti, il buon Rosario mette tutti a tacere con lo schema “GE3P”, “golletto e tre punti”. Espugnato il campo del Marina di Ragusa, una giornata in meno alla fine.
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