Cari (nonostante tutto) tifosi rosanero, quando al termine di ogni partita, casalinga o esterna che sia, in presenza di un risultato negativo o positivo della squadra, complice la tastiera del vostro computer, puntualmente scegliete di contestare sui social le capacità professionali, con incursioni anche sulla persona, dell’allenatore del Palermo, Rosario Pergolizzi, nessuno vi dice che non abbiate il diritto di farlo. Anzi, al contrario, la “piazza”, a seconda delle situazioni, condivide le critiche, in quanto possono anche avere l’effetto di fungere da stimolo alla società, ai giocatori che scendono in campo e a chi tecnicamente li guida.
MA C’E’ UN LIMITE DA NON SUPERARE
Servono eccome, cari amici tifosi rosanero dalla tastiera a briglie sciolte. Ma solo se sono osservazioni costruttive e soprattutto se indirizzate nella forma corretta. Quelle che si sono lette ultimamente, oggi in particolare, non lo sono affatto.
Nel gioco del confronto ci sono delle regole non scritte che non si devono mai perdere di vista anche all’interno di un duro modo di esprimersi, o per meglio dire, di sfogarsi. Attenzione, oggi vi è in noi tifosi del Palermo o quasi, una diffusa delusione sul piano del gioco, ma al momento siamo primi in classifica. Il modus operandi del mister può non piacere, ma i numeri, che comunque strada facendo si sono pericolosamente ridotti, in fondo sono dalla sua parte.
IL RISPETTO SOPRA OGNI COSA
È legittimo recriminare, e gli spazi mediatici oggi certo non mancano. Le sofferenze alle quali spesso la squadra ci sottopone al “Barbera” e fuori casa, conseguenti alle scelte operate da mister Pergolizzi che non erano affatto state messe in bilancio in questa stagione, di certo non fanno piacere. Ma farlo con parole aggressive di odio, di violenza, di inauditi attacchi personali, non trova giustificazione alcuna. Chi lo fa è assolutamente e inevitabilmente da cartellino rosso.
Mario Oddo – [email protected]