Continuano le polemiche a Torre Annunziata. Dopo aver fatto illazioni su rigori e arbitraggi, dopo aver costruito sospetti con dossier e ricostruzioni di parte e parziali, il mirino in casa Savoia si è spostato nei confronti dei giornalisti palermitani.
IL FATTO
Durante la trasmissione diretta stadio, in onda in contemporanea alle partite del Palermo, il giornalista palermitano Carlo Cangemi chiede ai colleghi in studio se a Marsala, dove i lilibetani affrontano il Savoia, sta giocando Padulano, in forza ai siciliani, ma nativo di Torre Annunziata. I toni sono scanzonati, si fa riferimento anche ad un amico che sarebbe stato di parola. Il giocatore non è in campo e le risatine in studio si sprecano. Ma è solo un gioco, partito da una scommessa, tra colleghi, qualche giorno prima: “Scommettiamo che Padulano che è nato lì non gioca?”.
POLEMICHE MONTATE AD ARTE
Ma in casa Savoia, dove le antenne sono tese per captare qualsiasi tipo di errore per poter continuare a fare polemica, quel messaggio arriva come un’illazione, un’insinuazione talmente grave da portare il club a fare un comunicato contro Gold 78 e i giornalisti palermitani.
TRASFERTA VIETATA?
E monta il caso, in attesa che si arrivi alla partita delle partite, quella che vedrà di fronte, a Torre Annunziata, il Savoia e il Palermo in un clima che, a questo punto, si prevede infuocato e da cui, verosimilmente, saranno esclusi i tifosi del Palermo. Sì, perché le prefetture non sono sorde, stanno segnando tutto. Ed è chiaro che, alla fine, bolleranno la trasferta per Torre Annunziata altamente proibita ai tifosi del Palermo. Se si potesse fare, eviterebbero forse anche ai giornalisti palermitani di recarsi lì.
PIANO STRATEGICO?
E allora, se permettete, adesso l’illazione la facciamo noi: non sarà tutta una montatura per far sì che Savoia – Palermo si giochi all’interno di un’arena, con un clima fortemente ostile e infernale, in cui i nostri giocatori saranno soli contro tutti? Pensare male è un peccato, ma spesso ci si azzecca.
LASCIA UN LIKE SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
Già lo si sa da un’anno che è chiusa. Troppe tensioni