Arbitro incapace o allenatore mendace?

Le gravi dichiarazioni rilasciate dall'allenatore dell'Fc Messina Gabriele sull'arbitro dell'incontro meritano approfondimento e sanzioni

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Il dopo partita di Palermo-Fc Messina è stato movimentato da alcune dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dei giallorossi sull’operato del direttore di gara Di Francesco. Le riportiamo testualmente, per considerarne il “peso effettivo”.

Gabriele, l’allenatore dell’Fc Messina

L’ALLENATORE GABRIELE NEL DOPO PARTITA

Al cospetto dei giornalisti e delle telecamere Ernesto Gabriele, tecnico del Fc Messina, ha spiegato che «abbiamo giocato alla pari contro il Palermo, nella ripresa abbiamo attaccato anche in sei. Certo, giochi contro una squadra forte e devi stare attento. Ma quando entrano in gioco altri aspetti che non fanno parte con il calcio giocato…C’è qualcosa che non va, e inizio a infastidirmi. L’arbitro mi ha confermato due errori, confidandomi che è un essere umano e può sbagliare anche lui. Solo che sbaglia lui e prendo due gol io. Poi, dopo il vantaggio, è normale che loro si sono chiusi ed è stato più difficile attaccare».

FALLI NETTI SUL PORTIERE E SU FACUNDO

Rispondendo subito dopo ad una domanda di un giornalista l’allenatore ha precisato: «C’è stato un fallo netto sul portiere, l’arbitro non l’ha chiamato e noi abbiamo preso gol. Io e la società facciamo calcio giocato. Stop. L’altro errore sul secondo gol: fallo netto su Facundo Coria, non mi chiama il fallo e io prendo il secondo gol. E allora che facciamo? Ogni errore prendo un gol? Così non va bene».

DICHIARAZIONI GRAVI

Le dichiarazioni appaiono gravi, e non ci sono molti commenti da fare. Un allenatore ha dichiarato pubblicamente che un arbitro gli ha confermato di aver commesso due errori che hanno fruttato alla squadra avversaria due gol. E questo non può essere ammesso nel mondo del calcio. Di fatto, si è al cospetto o di un arbitro che ammette palesemente gli errori, o di un allenatore mendace. Perché se ha sbagliato davvero l’arbitro, potrebbe essere richiamato dall’Aia e rischiare sanzioni. Se invece la confessione dell’arbitro è una “patacca” dell’allenatore, anche lui è meritevole di pesanti sanzioni. Perché le sue sono state affermazioni, e non semplici impressioni. Gabriele ha parlato chiaramente di errori che lo stesso arbitro ha ammesso, alla fine della gara. La verità, sul caso, va accertata subito.


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