Il suo apporto a livello mentale, la sua sicurezza, il suo ottimismo: è un tassello a dir poco fondamentale, per il Palermo, il numero uno Alberto Pelagotti. Il portiere rosanero ha confermato tutto il proprio valore anche domenca scorsa, quando ha letteralmente frenato i sogni di gloria del Messina Fc. Al Barbera, sulla vittoria del Palermo, c’è sicuramente anche la sua firma.
Pelagotti ne ha parlato a freddo, a distanza di qualche giono, sottolineando anche quelli che sono stati gli interventi più importanti: “Quello su Coria – ha raccontato alla Gazzetta dello sport -, il primo, di sicuro è stato il più difficile. Si è trattato infatti di un movimento casuale. L’altro, invece, il secondo, è stato più bello a vedersi, ma più semplice”.
Nei pensieri dell’estremo difensore del Palermo, anche il momento attuale della squadra, anche e soprattutto dal punto di vista psicologico. E le parole di Pelagotti rappresentano anche, sotto certi aspetti, “carezze” nei confronti del tecnico Rosario Pergolizzi. Che, soprattutto un mese fa, ha dovuto sorbirsi polemiche e critiche dalla tifoseria.
“Sono tutte critiche ingiuste – spiega il portiere – anche perchè siamo stati in testa alla classifica sin dalla prima giornata. Sono contento abbiano preso di mira il mister, almeno si sono concentrati su di lui e la squadra è stata tranquilla. Pergolizzi – ha poi detto il portiere del Palermo – in questo è stato encomiabile, solo i grandi allenatori si espongono per i propri giocatori”. Un pensiero va anche al simbolo dei rosanero della rinascita: “Mario Alberto Santana? Nonostante l’infortunio, lui c’è sempre stato. E quando lo vedo accanto alla mia porta, sono sicuro di non prendere gol”.