Parole pesanti, e certamente fortemente motivanti per Luca Ficarrotta. Il mittente è direttamente l’amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola, che si complimenta con l’attaccante, e lo definisce “un talento straordinario”. Nel corso della trasmissione La Zanzarosa, su radio Sprint, il dirigente rosanero affronta anche il tema Sforzini, quello del centro sportivo, dell’affluenza di pubblico al Barbera e della “strategia comunicativa” del presidente Dario Mirri. Ecco l’intervista integrale:
Col senno del poi, si può affermare che Sforzini sta dimostrando la bontà delle vostre strategie di mercato. E adesso sta diventando un idolo del Barbera…
“Sforzini è un giocatore che non deve dimostrare a Palermo il suo valore. Ha una carriera costellata di grandi successi alle spalle. Qui il suo percorso è stato fortemente caratterizzato da un infortunio tanto sciocco quanto antipatico, una frattura che ha richiesto un determinato lasso di tempo per tornare dal punto di vista atletico in una condizione accettabile. E ancora la sta ritrovando, pian piano. Mi auguro che quando Sforzini sarà al cento per cento, e recupereremo anche Ricciardo, la squadra possa avere il contributo decisivo per arrivare dove dobbiamo, a fine stagione”.
Il “devastante” ingresso in campo contro il Messina, con l’assist a Sforzini, hanno mostrato un Ficarrotta totalmente “nuovo” rispetto alle scorse settimane: è la svolta tanto attesa?
“Ficarrotta è un talento straordinario. Ha delle capacità tecniche e atletiche fuori dall’ordinario. Il giorno che si renderà conto di quel che è capace di fare, sarà decisivo per la nostra stagione, ma anche per un salto avanti definitivo nella sua carriera. A sua discolpa dico che per un palermitano esprimersi nella propria città è sempre un po’ più complesso e complicato. La pressione si sente di più rispetto a colleghi di altre città. La vivi più intensamente, perché hai la famiglia, parenti ed amici che costantemente ti “stanno sopra”, e sicuramente è più complicato. Vale per lui, ma anche per Accardi e tutti gli altri palermitani in organico, che probabilmente si esprimerebbero con maggiore serenità lontano dai riflettori della propria città. Comunque, il fatto che stia in serie D è già un fatto molto strano per le doti che ha. Posto da titolare? Per il prosieguo del campionato, di certo, in quel ruolo c’è Floriano, speriamo presto tornerà Santana, poi c’è Silipo. Dunque, una bella concorrenza. Ficarrotta è un candidato in più per un posto lì davanti”.
Sentiamo tifosi che in questo momento si lamentano per un presidente che parla poco attraverso i media: si chiede a Mirri di stare di più davanti ai microfoni, anche per confortare l’ambiente…
“Io penso che i presidenti debbano fare i presidenti: essere vicini alla società, presenti in società e non necessariamente nelle tribune, nelle piazze o sui giornali. Io preferisco presidenti attenti e meno ciarlieri. E per questo apprezzo molto Mirri, che è assai più tifoso dei suoi predecessori. Il fatto che mantenga un profilo basso e che non si lasci andare a polemiche, censure o commenti tecnici dimostra notevole maturità. E penso che a volte faccia anche un notevole sforzo per controllarsi…”
Forse a Torre Annunziata non fanno troppi sforzi…
“Beh, hanno un modo diverso di interpretare il ruolo, rispetto a Palermo. Ma io non giudico quel che succede in casa altrui. Do un giudizio per quella che è la mia esperienza e per come intendo io il calcio. Ognuno la vive nella sua maniera e puo’ dire tutto e il contrario di tutto…”
Capitolo centro sportivo: ottima ipotesi quella del centro sportivo a Fondo Patti. Qual è la situazione, ad oggi?
Abbiamo fretta e urgenza. Se si può fare in città, bene, altrimenti andremo in provincia. Avere il centro sportivo è per noi troppo importante: disporre di una propria casa, senza limiti di tempo per far crescere i giocatori, è una condizione irrinunciabile per ogni realtà calcistica con certe ambizioni. Ci stiamo guardando intorno, e abbiamo trovato anche valide opportunità. Attendiamo anche il Comune per l’area di Fondo Patti. Questo era uno degli obiettivi più volte ribaditi dalla società, e faceva parte del progetto iniziale presentato per l’acquisizione del titolo. Valutiamo anche tre comuni vicini a Palermo, ma non possiamo andare troppo lontano…”
L’anno scorso media alta di spettatori al San Nicola di Bari, ma quest’anno a Palermo numeri ancor più alti. Se lo aspettava?
“Risultato straordinario, e dimostra l’attaccamento della città alla propria squadra, indipendentemente dalla categoria. Se poi partecipi anche per vincere il campionato, hai sempre più spettatori rispetto a campionati in cui partecipi per non retrocedere”.