Ficarrotta: testa, cuore e promozione

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Palermo-F.C. Messina è stata, indubbiamente, la gara di Nando Sforzini. Ma anche un’altra freccia nell’arco a disposizione di mister Pergolizzi si è messa in mostra, seppur con un minutaggio ridotto: Luca Ficarrotta. Sono, infatti, bastati venti minuti al palermitano per sfoggiare un campionario di giocate da far spellare le mani ed un assist decisivo per il bomber laziale quasi a tempo scaduto.

Il primo gol di Ficarrotta con la maglia del Palermo

A SCUOLA DA ZAMBROTTA

Un’evidente classe cristallina ed un passato tra le giovanili della Juventus a prendere appunti ammirando gente del calibro di Del Piero, Ibrahimovic, Trezeguet, Cannavaro. Ma soprattutto da Gianluca Zambrotta. Sì, perché in quel periodo Luca studiava da terzino ed il futuro campione del mondo in Germania era il modello perfetto da seguire.

UN JOLLY DA GIOCARE PIÙ SPESSO

Luca Ficarrotta, nella sua evoluzione da calciatore, è diventato un vero e proprio jolly. Uno di quei giocatori che sono in grado di fare le fortune di un allenatore. Da esterno di centrocampo, trequartista o punta esterna può mettere al servizio della squadra tutto il talento che madre natura gli ha riversato in abbondanza su un piede mancino capace di dipingere calcio. Ma anche “falso nueve” o seconda punta in caso di emergenza: più di trenta gol in due stagioni con la maglia della Sancataldese non possono essere un caso. 

LAMPO A MARSALA, OMBRA A PALERMO

Dopo aver folgorato la società di Mirri e Di Piazza con la maglia del Marsala, Luca Ficarrotta ha coronato il sogno di vestire la maglia rosanero. Nemo propheta in patria, però, dicevano i latini, e questi primi sei mesi in Viale del Fante hanno mostrato più di un’ombra. Troppe aspettative ripagate da prestazioni sotto tono, una brutta espulsione contro il Savoia e l’arrivo di Roberto Floriano a togliergli un bel po’ di spazio. Insomma non un bilancio lusinghiero, finora.

DODICI FINALI ED UN LIETO FINE

Ma il campionato di Luca deve ripartire da quella corsa in contropiede contro il Messina e da quell’assist al bacio per Sforzini. Alle indubbie qualità tecniche basterà aggiungere testa e cuore per mettere in serio imbarazzo l’allenatore e conquistare una vittoria che per un palermitano ha un valore doppio, triplo, quadruplo: traghettare i rosanero lontano da questa categoria!