La legge della Regione Siciliana sulle Zone Franche Montane risponde alle necessità dei territori montani siciliani, avviati ad una desertificazione sociale. Prevedendo una fiscalità di sviluppo per tutte le iniziative imprenditoriali esistenti o che si insedieranno in quei territori. Le agevolazioni rientrano sia nelle prerogative dello Statuto siciliano sia nelle previsioni degli art. 174 e 177 del Trattato sul finanziamento della UE. Si tratta di un intervento di politica economica che anche indirettamente non mancherà di irradiare i suoi effetti positivi anche in altri territori dell’Italia oltre la Sicilia. L’intento è di contribuire a creare un sistema economico nazionale più solido in grado di reggere la concorrenza.
I PRESENTI AL TAVOLO OPERATIVO
È quanto emerso questa mattina a Palermo, dal susseguirsi degli interventi dei relatori, presso la Sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni, durante il tavolo operativo sulle Zone Franche Montane. All’incontro, oltre ai relatori Riccardo Compagnino, Angelo Cuva e Antonio Rini e al giornalista Francesco Mercadante che ha moderato il tavolo tecnico, era presente la Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Angela Foti.
In aula oltre 80 sindaci delle ZFM, i senatori del M5S Antonella Campagna, Fabrizio Trentacoste e Pietro Lorefice, i deputati pentastellati Filippo Perconti e Rosalba Cimino e l’onorevole Alessandro Pagano della Lega Sud.
“Le zfm sono vitali – ha spiegato il coordinatore delle ZFM Vincenzo Lapunzina – per il futuro degli operatori economici dei 132 Comuni e che sono insediati oltre i 500 mt sopra il livello del mare. E per gli oltre 490 mila resilienti delle aree montane della Sicilia. Rivendichiamo con determinazione – ha proseguito – il diritto di risiedere in montagna. Stato e Regione Siciliana devono immediatamente rispondere con atti concreti al grido d’allarme lanciato trasversalmente nel tavolo operativo di oggi. Entro i prossimi 15 giorni – ha concluso Lapunzina – occuperemo un altro luogo. Non ci sposteremo fino a quando non otterremo risposte esaurienti corredati da atti”.
Nel corso dei lavori, l’avvocato Filippo Marciante, componente della Commissione Paritetica Stato-Regione, ha dato la disponibilità a nome di tutta la Commissione paritetica, regionale e statale, ad attenzionare il problema e ad incontrare una delegazione del comitato e dei Sindaci.
LA REGIONE E’ PRONTA AD INTERVENIRE
Il Governo Regionale si è espresso con le parole del Deputato all’Ars Totò Cordaro, delegato all’incontro dal Presidente della Regione Nello Musumeci. Dalle sue parole è emerso che il Governo Siciliano è accanto al Comitato e ai sindaci. Auspicando che il percorso legislativo si definisca nel più breve tempo possibile, in quanto le rivendicazioni sono coerenti col programma di Governo.
A concludere l’incontro il Presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, il quale si è detto fiducioso sul fatto che lo Stato risponderà alle esigenze della Sicilia, ribadendo l’intenzione di spendersi in prima persona affinché ciò avvenga.
Al termine dei lavori la “Bcc” delle Madonie ha offerto un rinfresco che è stato distribuito dagli allievi dell’Istituto Alberghiero “Pietro Domina” di Castellana Sicula. I quali si sono occupati anche dell’accoglienza dei partecipanti al Tavolo Operativo.
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