Cimitero dei Rotoli, avviata la ricerca dei corpi scomparsi

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Dopo l’inchiesta portata avanti dai Carabinieri che hanno svelato un presunto giro di mazzette all’interno del cimitero dei Rotoli di Palermo per la compravendita delle sepolture, rimane il dubbio su alcuni corpi scomparsi. L’ipotesi è che alcuni loculi siano stati liberati per far posto ad altre salme, per quanto riguarda le bare seppellite nella nuda terra.

LE IPOTESI DEGLI INQUIRENTI

Questi fatti sarebbero avvenuti anche a causa dell’affollamento dei depositi del cimitero che per il momento ospita circa 300 bare. Secondo questa inchiesta sarebbero coinvolti l’ex direttore del cimitero, Cosimo De Roberto, tre impiegati comunali, quattro dipendenti della Reset e due medici dell’ospedale Enrico Albanese. I dottori si occupavano di ispezionare lo stato di conservazione delle salme e di indicare quale seppellire per prima. Secondo gli inquirenti alcuni corpi venivano tolti solo dopo 6 anni dalla tumulazione perché giudicati mineralizzati. Infatti se dopo questi anni il corpo dovesse essere giudicato scomposto dovrebbe essere sistemato in un’altra bara e riposizionato sulla terra. Ma da alcune intercettazioni e denunce anonime sarebbe emerso che questi tempi non sarebbero stati rispettati.

COINVOLTE ANCHE LE POMPE FUNEBRI

Le forze dell’ordine, quindi, stanno indagando per trovare i corpi scomparsi all’interno della struttura di Vergine Maria. Si ipotizza che i corpi siano stati posti in fosse comuni nascoste, di piccole o grandi dimensioni, oppure che i resti siano stati eliminati. Alle 10 persone indagate pochi giorni fa sono attribuiti non solo i reati corruzione ma anche per abuso d’ufficio, falso e violazioni ambientali. A questi si aggiungono anche alcune agenzie di onoranze funebri che potrebbero essere coinvolte in questo giro d’affari.

L’INTERVENTO DEL SINDACO

Su queste vicenda il comune ha dovuto ristabilire un certo ordine nella sua organizzazione amministrativa dell’ambito cimiteriale. Il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, ha reclamato in conferenza chiarezza, intervenendo in modo immediato nel proporre la nomina come capo dei cimiteri Gabriele Marchese, ex capo dei virgili urbani, che si è occupato per più anni del settore. L’obiettivo primario è di sistemare prontamente le quasi 300 salme poste nei depositi del camposanto.

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