Violenza sulle donne: un sostegno dalla “Stanza di Aurora”

Una stanza, resa più accogliente da giovani artisti di scuole palermitane, dove le donne potranno trovare aiuto. Sarà inaugurata domani, alle ore 10 presso la questura di Palermo.

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“La Stanza di Aurora” per ascoltare le donne, le loro storie spesso difficili, i loro drammi incoffessati. Perchè l’aurora altro non è, metaforicamente parlando, che l’alba di un nuovo giorno. Quello che, si spera, possano conoscere gli animi offesi, anzi, spesso dilaniati di tutte quelle persone del gentil sesso vittime di violenza. E sono tante e di qualsiasi età anche nel capoluogo siciliano le donne bisognose di avere tesa una mano d’aiuto. D’altronde, a parlare sono i numeri, che fanno registrare, negli ultimi anni, un aumento di casi di cronaca nera. Spesso derivanti da un substrato di ignoranza culturale difficile da estirpare. Humus ideale per incoraggiare atti del genere.

Un sostegno alle donne vittime di violenze e abusi verrà dalla “Stanza di Aurora”

LOCATION DELL’INIZIATIVA I LOCALI DELLA QUESTURA

Sarà inaugurata domani, 14 febbraio, alle 10 presso i locali della divisione anticrimine della questura di Palermo. Uno spazio riservato, reso più accogliene e rassicurante grazie alla collaborazione di artisti locali e studenti di alcuni istituti d’arte del capoluogo. La loro partecipazione all’iniziativa sulla violenza nei confronti delle donne, è bene sottolinearlo è stata spontanea.

LA PARTECIPAZIONE DELLE SCUOLE

Alcune delle tele dei giovani artisti, sul tema della violenza di genere, realizzate dagli studenti degli istituti scolastici “Damiani Almeyda-Crispi” e “Cassarà” saranno esposte nell’atrio della Questura, lungo un percorso virtuale che accompagnerà gli ospiti verso la stanza. In concomitanza con l’inaugurazione in corso Vittorio Emanuele, farà tappa il camper “Questo non è amore” per la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Perchè sensibilizzare, in un mondo che di prevaricazioni e violenza non ne può più, è di fondamentale importanza. Ecco perchè coinvolgere le scuole è un atto decisivo. Inquanto è’ proprio dai giovani che bisogna ripartire, e dunque da quei posti entro i quali si formano gli uomini e le donne del futuro. Il rispetto del prossimo, la condanna di atti di bullismo e violenza in generale, il tendere la mano a chi è considerato diverso per un handicap, per orientamento sessuale per il genere o per la razza.