Per abbattere questo Biancavilla, il “barman” Pergolizzi ha dovuto preparare un nuovo cocktail, il “treppunti”, che di sicuro è andato di traverso a Beppe Mascara. Per idearlo ha impiegato un’ora, passata a sorbirsi assieme al pubblico, boccali di un vino un po’ spunto e stantio. Correndo anche il rischio di affogarsi con qualche “sorso” andato di traverso… Anche così si puĂ² descrivere quello che è successo al “Barbera” (Renzo Barbera, non il vino rosso…) ieri pomeriggio, quando un Palermo che per sessanta minuti ha corso anche il serio rischio di capitolare, con l’ingresso in campo di due “baby” ha potuto dissolvere l’angoscia di ritrovarsi il Savoia a distanza pericolosa.
SILIPO E LUCCA
Tutto questo perchĂ© al 63′ Pergolizzi ha fatto entrare in campo Silipo e Lucca, che hanno sostituito Felici e Sforzini. I due under, assieme a Doda, che era entrato all’inizio del secondo tempo, hanno dato un volto nuovo alla squadra. Silipo su tutti. Il classe 2001, arrivato a gennaio dalla Primavera della Roma, ha rivoltato la partita, regalando al Palermo la quinta vittoria consecutiva, oltre al nono risultato utile consecutivo. Il nuovo “picciriddu“, al 28′ della ripresa, con un fulminante delizioso sinistro alla “Dybala“, dal vertice destro dell’area di rigore ha insaccato il pallone sotto l’incrocio dei pali, alla destra del portiere Genovese. Il nuovo attaccante rosanero è stato ancora prezioso cinque minuti dopo, quando, approfittando di uno svarione della difesa etnea, ha avuto la possibilitĂ di fornire un assist al bacio per Lucca, che non ha avuto difficoltĂ ad insaccare.
TUTTO A POSTO?
Ma fino a quando la partita non si è sbloccata, il gioco del Palermo è stato lento e prevedibile. Felici e Floriano hanno sofferto Guarnera e Longo, e Martin è stato frenato da Rosselli. Ma anche gli altri due di centrocampo, Langella e Martinelli, hanno accusato problemi. La situazione creatasi nel rettangolo di gioco ha permesso al Biancavilla, con il suo 4-2-3-1, di stringere come in una morsa i rosanero. Subendo il pressing alto e le marcature ad uomo, i ragazzi di Pergolizzi hanno stentato per un’ora, rischiando anche in un paio di occasioni di capitolare. Al 34′ è toccato ad Aloia mettere i brividi sulla schiena a Pelagotti e al pubblico, stampando il pallone sul palo. A inizio ripresa, invece, altro pericolo, con Lucarelli che, da due passi, ha mandato alto un prezioso assist ancora di Aloia.
FORTUNA E DIFESA
Anche un po’ di fortuna quindi, che, mischiata alla rivoluzione del tridente studiata da Pergolizzi, ha permesso al Palermo di raggiungere quota 60, lasciando a 7 punti di distanza il Savoia. Che, comunque, non perde un colpo. Da non trascurare anche la tenuta della difesa rosa, in generale che non ha preso gol ancora per questi ultimi 90′, per meriti propri e per qualche imprecisione degli avversari. Al momentl siamo a 309′ d’imbattibilitĂ . L’ultimo gol subìto è stato il rigore di Balistreri, al 51′ di Palermo-Marsala.
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