Il nuovo Dybala, l’erede di Miccoli, Chimenti a venti anni. I paragoni per Andrea Silipo si sprecano e la Palermo rosanero già stravede per il diciottenne di proprietà della Roma, che la dirigenza siciliana vorrebbe trattenere almeno un altro anno sotto il Montepellegrino.
OCCASIONE PER UNA CHANCE DA TITOLARE?
Silipo ha segnato due grandi gol, contribuendo a due vittorie casalinghe del Palermo. Anche se in trasferta ha brillato un po’ di meno, nelle poche partite giocate, da quando è arrivato, a gennaio, alla corte di Pergolizzi. Che, adesso, starebbe pensando di lanciarlo come titolare, quasi a furor di popolo. Ma per il mister delle staffette non sarà una decisione facile. Perché vorrebbe dire lasciar fuori un certo Felici. Cioè uno dei migliori della squadra che sta comandando il girone I della serie D.
Il giovane di proprietà del Lecce è una delle rivelazioni del torneo. Il club salentino potrebbe richiamarlo alla base, proprio alla luce del suo rendimento in rosanero. Che non è stato sempre continuo, ma che ha fruttato tantissimo alla causa.
L’IMPORTANZA DI FELICI
Felici è il più determinante degli uomini di Pergolizzi e qualche calo di tensione e concentrazione, in un campionato, a diciotto anni, ci può stare. Quanto sia importante, lo dimostrano i numeri, ma anche la qualità delle sue giocate. Il romano ha giocato sempre, anche se negli ultimi tempi Pergolizzi lo ha spesso sostituito; Felici ha segnato tre gol, particolarmente importanti, quelli con l’ACR Messina e il Giugliano, (la terza l’ha segnata proprio al Licata, prossima avversaria dei rosanero, nel 2-1 dell’andata, al Barbera) perché hanno regalato al Palermo due vittorie per 1-0 nel momento forse più complicato della squadra. Ha firmato tre assist che hanno portato al gol di un compagno e tanti altri che sono andati sprecati. E si devono a lui cinque degli otto rigori assegnati al Palermo, anche se due dei cinque non sono poi stati trasformati dal dischetto. E che dire delle sue giocate sulla fascia, che hanno fatto ammattire le difese avversarie e gioire i tifosi palermitani, valendogli il soprannome di Felilicic coniato dal nostro Marco Apprendi?
IL GIOCO DELLE COPPIE DI MISTER PERGOLIZZI
Pergolizzi, novello Marco Columbro, col suo gioco delle coppie, vede Felici e Silipo alternativi, come Ricciardo e Sforzini, Kraja e Langella o Floriano e Ficarrotta, che prima dell’arrivo dell’ex barese era l’alter ego di Santana. Quindi, se gioca Silipo, Felici resterà fuori, e viceversa, almeno dall’inizio. Perché l’allenatore resta fedele al suo schema tattico. Ed è estremamente difficile che “Messilipo“, come lo chiama Kraja, possa essere schierato da trequartista, un ruolo che non esiste nel Palermo di Pergolizzi, forse proprio perché mancava uno come Silipo, chissà; né come “falso nove“, nel qual caso dovrebbe essere sacrificato un attaccante, proprio ora che col rientro di Ricciardo e l’arrivo di Lucca, c’è abbondanza in un ruolo che conta anche Sforzini. Quindi, si torna al punto: Silipo o Felici? Nessuna delle due opzioni sarebbe una eresia, ma lasciatemi dire che tenere fuori Felilicic è davvero un peccato.
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