Più attesa di una finale di Champions League, di una finale mondiale e addirittura del confronto dalla D’Urso tra Luigi Favoloso e Nina Moric, ecco arrivato il gran giorno di giorno di Licata-Palermo. Clima festoso, cacoccioli a tignitè ed un piccolo insignificante particolare: una partita di calcio da giocare. Il pre-partita con la mascotte del Licata, Aquilotto, ci riporta nostalgicamente alla mente il nostro Kurò e – a risultato acquisito – non si può non osservare che il signor Crezzini (dopo aver arbitrato Palermo-Acireale 1 a 3) porta una dose non indifferente di attasso ai rosanero.
PRIMO TEMPO
Crivello al posto di Vaccaro e la novità del falso ventisette (la somma di tre falsi nove) sono le armi segrete generate dalla sagacia tattica di mister Pergolizzi. Peccato che, a parte un tiro da di Ficarrotta al 3°, le aquile gialloblù facciano sembrare pulcini bagnati quelle rosanero. Il degno epilogo di questo assolo licatese è l’eurogol di Daniello. Tanta grinta del Licata, Palermo con la pressione massima a 70. Fischio dell’arbitro, urge acqua e zucchero per i rosa. Licata-Palermo si ferma per un quarto d’ora.
SECONDO TEMPO
Quello che rientra in campo è un Palermo più voglioso (anche perchè difficilmente avrebbe potuto fare peggio!) e che – a tratti – meriterebbe pure il pari. Una doppia occasione di Floriano e Silipo, una traversa del trequartista romano, un’altra colpita da Lancini a porta vuota ed un rigore in movimento sbagliato da Floriano, però, non bastano: il Licata raddoppia. Arrembaggio sterile rosanero fino alla fine ed esultanza solo per le notizie da Messina, dove il Savoia le busca nonostante la doppia superiorità numerica. Ma la squadra rosanero vista in questo Licata-Palermo è stata davvero brutta. Anzi: brutta, brutta. Anzi: brutta, brutta, brutta. Forza Palermo, portaci via da questa categoria!
PALERMO A +10 GRAZIE A TUTTOCAMPO
Nel frattempo qualche buontempone si era preoccupato di vandalizzare la pagina di tuttocampo.it: 4 a 0 per il Messina e 3 a 2 in rimonta per il Palermo. Si va a +10 sul Savoia, wow! Peccato che sia solo tutto finto, ma accontentiamoci del +7 che, visto il Palermo di oggi, vale come un +100.
LE PAGELLE
Pelagotti 6. Beffato da un missile terra-aria nel primo tempo e dal fuoco amico nel secondo. Manco la divisa da operatore RAP ha portato bene oggi.
Doda 5. Indietro: come posizione, come prestazione, come condizione.
Crivello 4,5. Non ha più il passo del terzino sinistro, come tutti quelli che si spostano in mezzo. e si vede. Cerca ossessivamente il cartellino giallo e al 35° finalmente ci riesce. L’unica cosa ben riuscita oggi.
Peretti 6. Il meno peggio della retroguardia rosa. Esce perchè è under e tenerne troppi in campo e contro i princìpi del mister.
Dal 60º Lucca 6. Subito un assist per Floriano e la sensazione che possa essere il centravanti più tecnico di questa squadra. Ma, a meno che non sfoderi una carta d’identità falsa, si dovrà accontentare delle briciole. Essere bravi e under non è previsto.
Lancini 4. Si crede Beckenbauer ma gioca una partita degna del peggior Struna. Non prende per miracolo un giallo per proteste, prende una traversa a porta vuota e buca l’intervento che manda al raddoppio il Licata. Una partita da ricordare, ma solo per non giocarne più uguali.
Langella 5,5. Da centrocampista non la becca mai. Un buon intervento da difensore, che non è il suo ruolo. Partita anonima.
Mauri 5. Al cospetto dei centrocampisti del Licata fa la figura del puffo in mezzo ai giganti. Mai una giocata decente. Partita anonima al quadrato
Martinelli 5. Dà qualche segno di vita dall’inizio del secondo tempo ma solo per pochi minuti. Partita anonima al cubo.
Floriano 4. Lo si nota solo per un rigore in movimento sbagliato che poteva essere l’uno a uno. Per il resto novanta minuti di una inutilità calcistica imbarazzante. Acquistato per fare la differenza ci riesce perfettamente. A favore del Licata.
Dal 92º Ambro s.v.
Silipo 5,5. Prova sempre la giocata anche se ha maglie gialloblù fin dentro i pantaloncini e prende un eurotraversa con un tiro dallo svincolo di Agrigento. Poi, colpo di scena, esce per far posto a Felici. Se solo avesse tre o quattro anni in più sarebbe un titoalre inamovibile…
Dal 67° Felici 6. Poco più di venti minuti con una buona Intraprendenza.
Ficarrotta 5. Vertice avanzata della banda del falso ventisette, non trova mai nè il tempo nè lo spazio per rendersi pericoloso.
Pergolizzi 4. Passeggia nell’area tecnica con le mani dietro la schiena come i vecchietti che guardano i cantieri. Non schiera una punta vera pur avendone tre in panchina, mostra una stitichezza indisponente nei confronti degli under e ad ogni cambio la squadra ruota nelle posizioni come nella pallavolo. Toglie il miglior difensore, Peretti, e ci sorprende col cambio Felici-Silipo! Crivello prima terzino e poi centrale, Doda inizia a destra e finisce a sinistra, Langella da centrocampista diventa terzino destro. 4-3-3, 4-3-1-2, 4-2-4, 5-5-5, 0-9-1. Avrebbe voluto mettere Fallani trequartista, ma anche gli esperimenti hanno un limite. Obiettivi della settimana: ringraziare Messina e dimenticare Licata.