Musumeci: “In Sicilia abbiamo fatto 50 tamponi, gli esiti…”

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Il presidente della Regione Sicilia ha tenuto una conferenza stampa presso il palazzo della regione di Catania. Musumeci ha parlato alla presenza del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, presente in qualità di presidente dell’Anci Sicilia al termine del vertice, durato circa due ore e mezza, che aveva come tema l’emergenza coronavirus.

Il presidente della Regione tende a smorzare i toni da ogni possibile coinvolgimento dell’isola dall’epidemia: “Non c’è bisogno di essere allarmati. Tutte le strutture preposte stanno facendo tutto ciò che è possibile fare per tenere alta l’attenzione. Abbiamo fatto 50 tamponi in questi ultimi giorni per cittadini che potevano presentare qualche indizio che potesse essere collegato al coronavirus. Tutti e 50 sono stati esiti negativi. Alcuni stranieri ed altri italiani. Vi è una macchina sufficientemente pronta a gestire la fase della prevenzione e, speriamo mai, la seconda fase dell’emergenza”.

PREVENZIONE

Musumeci continua a ribadire le misure necessarie per la prevenzione del virus: “Le misure finora adottate sono di cautela al fine di neutralizzare la condizione di paura. Più che preoccuparsi bisognerebbe occuparsi soprattutto della cura della persona, curando in modo particolare l’igiene personale. Come lavarsi continuamente le mani con il sapone per circa 20 secondi. Inoltre, il luogo peggiore dove recarsi se si riscontrano i sintomi sono gli ospedali. Bisogna telefonare al medico di famiglia o ai numeri del servizio preposto (1500). Le strutture predisposte per effettuare il tampone sono il Policlinico di Catania e quello di Palermo“.

“CHI ARRIVA DALLE ZONE GIALLE IN AUTOQUARANTENA”

La Sicilia è preparata, secondo Musumeci, alla possibilità che il coronavirus arrivi nell’isola: “Se si dovesse verificare un caso di contagio sono già stati predisposti gli ospedali militari di Palermo e Catania per la quarantena. Per gli studenti intanto abbiamo sospeso le gite scolastiche, per e dalla Sicilia. Se è in arrivo nell’isola uno studente proveniente dalle zone gialle, perché in quelle rosse nessuno può fuoriuscire, dovrà informare le autorità sanitarie e l’Asp. E dovrà rimanere a casa per 14 giorni a scopo precauzionale”.

CONTROLLI IMPROVVISATI?

Infine il presidente della Regione Sicilia ci tiene ad informare i cittadini che non sono attuati rigidi controlli a chi è in arrivo in questi giorni: “Riteniamo che al di là dello sforzo compiuto dagli uomini al servizio del ministero della salute, non tutti i controlli sono stati effettuati in maniera particolarmente oculata. Ci sono stati 63 voli nei principali aeroporti dell’isola con 9.620 passeggeri. Per fortuna dai controlli effettuati ieri tutti e 9620 sono risultati negativi al virus. Ci risulta però che migliaia di altri cittadini italiani e stranieri arrivano in Sicilia senza un’accurata azione di controllo, ed è giusto che lo sappia l’unità di crisi nazionale“.


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