Talvolta si tenta di dimostrare, anche con interpretazioni cervellotiche, che eventi accaduti nei nostri giorni siano stati previsti nel sedicesimo secolo da Nostradamus nelle sue Centurie. Ma il famoso autore de “Le Profezie” può considerarsi un dilettante in confronto ad uno scrittore americano, Dean Koontz, che nel suo libro “Eyes of the Darkness” (Gli Occhi dell’Oscurità), pubblicato nel 1981, ha previsto con inquietante precisione l’emergenza sanitaria che si sta vivendo in questi giorni
DETTAGLI PRECISI SULLA DIFFUSIONE DI UN VIRUS LETALE
Inizialmente il thriller di Dean Koontz non avrebbe dovuto essere ambientato in Cina, bensì in Russia. Secondo l’autore, gli scienziati dell’Unione Sovietica avevano sviluppato in laboratorio un virus potentissimo, da utilizzare come arma e destinato a contagiare in breve tempo un numero enorme di persone. In una seconda stesura, datata 1996, in conseguenza alla caduta del Muro di Berlino il romanziere ha apportato delle piccole variazioni nella storia. L’ha “sposata” dall’Unione Sovietica alla Cina. pur mantenendola inalterata nella sostanza.
PREVISIONE SENSAZIONALE
Questa variazione ha fatto si che si verificasse una coincidenza sensazionale. Dovendo scegliere una nuova città dalla quale far partire l’epidemia causata da una fuga del contagio da un laboratorio chimico, Dean Koontz decise proprio per la città di Wuhan. E come se la strana coincidenza non bastasse, la vicenda narrata nel romanzo si svolge proprio intorno al 2020.
“WHUAN-400 È UN’ARMA PERFETTA”
Nel libro si parla di questo virus, chiamato appunto “Wuhan-400”, perché sviluppato nei loro laboratori di RDNA vicino alla città di Wuhan. “Wuhan-400 è un’arma perfetta – si legge nel libro – perché colpisce solo gli esseri umani”. In un altro passaggio dello stesso romanzo Koontz ha scritto che “intorno al 2020 una grave polmonite si diffonderà in tutto il mondo. E sarà in grado di resistere a tutte le cure conosciute”.
TASSO DI MORTALITÀ
Per fortuna le analogie di fermano qui, perché Koontz nel suo libro prevedeva che il virus “Wuhan-400” avesse un tasso di mortalità del cento per cento, mentre l’attuale tasso di mortalità del Coronavirus è del 2 per cento circa. Forse non è una vera e propria profezia ma di certo un caso di apparente, inquietante, precognizione letteraria.
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