Turismo e cucina, si sa, sono da sempre stati per la Sicilia due capisaldi sui quali puntare per tentare di dare un impulso alla propria economia. Per quest’isola, ricca di paesaggi, arte e cultura, che potrebbe bastare a se stessa, l’inarrestabile fenomeno migratorio appare nulla più che un paradosso. Eppure, nonostante negli ultimi anni tanto si sia fatto per valorizzare tipicità e specialità nostrane, la crisi che morde in rare occasioni ha lasciato scampo. Nei grandi centri come nelle più piccole realtà, oggi più che mai l’imperativo è quello di invertire la rotta, soprattutto dei più giovani. Ed è quello che, anno dopo anno, con grande dispendio di energie, si cerca di fare all’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Castellana Sicula diretto dal Prof. Cipriano.
UN BUON APPRENDISTATO
Una scuola, l’I.P.S.E.O.A. puntualmente impegnata in svariate collaborazioni con associazioni ed Enti e partecipe a manifestazioni, convention, sagre, gare, concorsi, itinerari turistici e stage. Intervistato da Palermo Live, è il dirigente scolastico, Prof. Fernando Cipriano a fare il punto della situazione.”Innanzitutto mi preme sottolineare l’importanza di accogliere nel migliore dei modi tutti i ragazzini che scelgono questo corso di studi. L’unica cosa che possiamo fare -prosegue il prof. Cipriano – è di metterli nelle migliori condizioni di potere compiere, almeno fino al quinto anno un buon apprendistato”.
DECISIVI DITTE ED ENTI LOCALI
“Poi, l’auspicio in termini di avviamento al lavoro è che le ditte possano mantenerli nei propri organigrammi aziendali. In tal senso credo che un ruolo determinante lo abbiano gli enti locali, perchè noi, come scuola in questo senso siamo limitati. E poi, la migliore gavetta non la si fa a scuola – precisa Cipriano – quanto presso una struttura turistica che dia la possibilità al giovane di mettersi alla prova. I nostri sono ragazzi ai quali, per rimanere nella loro terra, basterebbe in fondo un piccolo lavoro.”
POTENZIAMENTO INFRASTRUTTURE
Parola d’ordine, ricettività turistica di una località, unita alla promozione e gestione di servizi di accoglienza turistica. E se nel secondo caso l’I.P.S.E.O.A. prevede un’adeguata formazione dei suoi studenti, nel primo la palla passa agli enti regionali in sinergia con quelli locali. “E’ una vecchia storia tutta siciliana per cui, senza un adeguato sostegno agli investimenti nel potenziamento delle infrastrutture turistiche, tutto il bello che abbiamo viene disperso. La mia zona d’origine, ossia l’ennese, in tal senso ne è un manifesto. Abbiamo la meraviglia dei mosaici – commenta amaro Cipriano -, e da tutto il mondo vengono turisti per ammirarli. Ma è il solito mordi e fuggi, causa l’assenza di quel corollario di strutture che dovrebbero invogliare i visitatori a soggiornare per più di un giorno. Solo in questo modo si può movimentare l’economia.”