Gli espedienti, che fanno rima con raggiri, in tema di reddito di cittadinanza sono i più disparati. Se ne sentono in pratica di tutti i colori, come quello escogitato da C.S., 29enne di Carini che lo percepiva senza averne diritto. Uno dei requisiti necessari per avere diritto al citato sussidio è infatti quello di essere residenti in Italia da almeno due anni. A scoprirlo i finanzieri della Tenenza di Carini, a seguito di mirate investigazioni che si sono avvalse dell’incrcio dei dati INPS con quelli dell’A.I.R.E..
Ed è stata proprio dall’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, gestita dal Ministero dell’Interno, che è emerso il fatto. Pur essendo formalmente residente all’estero fino al 15 ottobre del 2018, il giovane carinese ha dichiarato falsamente, nella propria domanda, necessaria per il rilascio del suddetto sostegno, di risiedere a Carini da più di due anni.
Immediato il sequestro da parte dei Finanziari della cd. “card” Poste Italiane dove vengono accreditate le somme mensili. A scattare anche la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Palermo del soggetto responsabile dell’indebita percezione del sussidio pari ad un importo di 4mila euro. Blocco del sussidio già concesso ma non ancora erogato.