Alfonso Mazzamauro, da Torre Annunziata, lancia l’ennesima bomba in vista del big match del 22 marzo, e Tony Di Piazza, dagli States, gli risponde per le rime. Si è calato in pieno clima di battaglia l’imprenditore italo americano, sempre più voglioso di far sentire, seppure a distanza la sua vicinanza alla causa Palermo. Ai cinguettii moderati e orientati al tifo pro di qualche tempo fa, alle dichiarazioni ferme, dirette, (finalmente) anche dure. D’altronde è cosa nota che le sfide, in questo sport ma non solo, spesso cominciano ben prima di scendere in campo. Perchè in fondo, se fare valere la propria signorilità è sempre preferibile, subire passivamente per, quasi, l’intero arco della stagione neanche è giusto.
BOTTA E RISPOSTA
Intervenuto a “Gold78” Di Piazza ha dichiarato: “Al Savoia piace fare polemica, noi lasciamo a loro le chiacchiere e pensiamo a giocare. Il Palermo andrà a casa loro tra due settimane sicuramente per vincere, così si zittiscono un po’ tutte le polemiche.” Un siluro a stelle e strisce rosanero, che al presidente campano potrà pure sembrare scontato. Già, perchè l’aveva previsto Mazzamauro, al termine di Savoia-Corigliano.”Questa squadra non merita il secondo posto, è un gruppo coeso e di ragazzi per bene. E aggiungo, che se non avessimo perso ingenuamente tanti punti per strada, adesso potremmo stare 4 punti davanti al Palermo. Sono certo che arriverà qualche rispostina dai rivali, ma non ci siamo arresi, nulla è perso. ”
ANDIAMO A PROCUR BATTAGLIA
Come volevasi dimostrare, per la gioia dei fans rosanero, per tradizione abituati alle corride, la risposta (più che rispostina) è arrivata. E come esclamò William Wallace in Breaveheart, “andiamo a procurar battaglia”, perchè questo è ciò che attende il Palermo tra venti giorni all'”Alfredo Giraud”. Una gara che si preannuncia combattutissima, in un clima rovente laddove non si sa ancora se ai tifosi palermitani l’Osservatorio darà il permesso di assistervi. La sfida delle sfide attesa dagli addetti ai lavori di tutta la serie D ma non solo. Una sorta di Davide contro Golia, con il primo che tenterà di bissare l’impresa di domenica 10 novembre al Barbera. Quella fiondata, ben assestata da Diakitè sgretolò le certezze di un Palermo fino a quel punto fin troppo sicuro di se stesso. Fu la fine dei balli da discoteca tra i gradoni dello stadio a ogni fine partita e la presa di coscienza che la serie C la si sarebbe dovuta sudare eccome.
GLI OCCHI DELLA TIGRE
Ma il Palermo, questo Palermo, oggi al confronto col Savoia ci arriva in maniera diversa. Diciamo pure più brutto, sporco e cattivo, forte dell’esperienza maturata in un campionato duro, polemico, provinciale, da salutare davvero il prima possibile per non rivederlo mai più. Un solo ostacolo separa i rosanero, prima della sosta per il Torneo di Viareggio dal Big match: la trasferta di Corigliano, laddove ottenere i tre punti è un must assoluto.