Assistenti autonomia e comunicazione: rischio licenziamento per stop scuole

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Un centinaio di lavoratori, assistenti all’autonomia e comunicazione, che svolgono servizio di sostegno ai ragazzi disabili nelle scuole secondarie di secondo grado, hanno protestato questa mattina in via Trinacria a Palermo. Luogo della manifestazione la sede del Dipartimento della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali. Il motivo del malcontento dei circa 1500 lavoratori che operano nel settore è la mancata retribuzione nel periodo in cui gli istituti di ogni ordine e grado dovranno restare chiusi per l’allarme coronavirus.

assistenti

Le cooperative che gestiscono questo servizio, pagate dalla città metropolitana (ex provincia), e che hanno in busta paga i lavoratori, hanno infatti comunicato ai pedagogisti, psicologi e agli assistenti alla comunicazione, nei giorni scorsi, che le ore perse verranno recuperate. “Recuperare le ore è impossibile – spiega una pedagogista presente alla protesta -. Facciamo servizio full time e sarebbe quindi impossibile recuperare ore quando riapriranno le scuole. Molti di noi si mantengono con questo lavoro – continua – e non possiamo perdere il nostro stipendio per cause che non sono imputabili alla nostra volontà”.

RISCHIO LICENZIAMENTO?

Nella sede della protesta, ovvero davanti la sede del dipartimento di via Trinacria, circola adesso voce tra i lavoratori che ci sarebbe l’intenzione, da parte di alcune cooperative, a cui la città metropolitana non avrebbe intenzione di pagare i giorni di stop, di interrompere il rapporto di lavoro, licenziando dunque gli operatori. La notizia è da verificare ma a quanto pare alcuni dipendenti avrebbero già ricevuto comunicazione da parte dei loro referenti.

In questo momento i rappresentanti della Confael, sono in riunione con alcuni dirigenti dell’assessorato a cui sarà chiesta una mediazione per risolvere la problematica.

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