Ombre sul falso allarme reso pubblico, nella giornata di ieri, da parte del Comune di Palermo attraverso un comunicato. Pare che la Procura di Palermo abbia aperto una indagine sul caso.
I FATTI DI IERI
Nel pomeriggio della giornata di ieri, una comunicazione ufficiale da parte del sindaco ha allertato la città di Palermo. Il comunicato inibiva l’uso di acqua distribuite dai serbatoi Petrazzi Alto e Basso per il consumo umano causa controlli effettuati ed esiti non positivi. Emergenza poi rientrata attraverso una successiva comunicazione ufficiale da parte dell’AMAP. Il successivo comunicato da parte del Comune tranquillizzava i cittadini e confermava la potabilità dell’acqua proveniente dai sopracitati serbatoi.
FASCICOLO APERTO DA PARTE DELLA PROCURA DI PALERMO
In merito alla vicenda, nella giornata di oggi, una notizia ANSA ha reso noto l’apertura di un fascicolo da parte della Procura del capoluogo siciliano: “La Procura di Palermo ha aperto un fascicolo di atti relativi sul caso scoppiato ieri dopo la diffusione, da parte del Comune, dell’ordinanza sindacale di Leoluca Orlando che vietava l’uso dell’acqua in quanto inquinata. Poco dopo lo stesso Comune ha fatto dietrofront spiegando che gli accertamenti che avevano motivato il divieto, fatti dall’ASP il 25 di febbraio, erano stati superati da altre analisi effettuate dall’azienda municipale che gestisce il servizio idrico. Il fascicolo di atti relativi non è ancora una vera e propria indagine ma prelude attività finalizzate a verificare che ci siano estremi di reato“.
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