Riscossione Sicilia, arrestato dipendente che “intascava soldi dei contribuenti”

RENATA SCIORTINO AGLI ARRESTI DOMICILIARI

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Arrestata Renata Sciortino, ex dipendente di Riscossione Sicilia. Il fermo della quarantenne arriva dopo la sospensione dall’esercizio di pubblici uffici per un anno del 26 febbraio scorso. Motivo? La donna era accusata di aver sottratto dei soldi ai contribuenti. Quell’accusa, stavolta, si è tramutata in arresto. I finanzieri hanno notificato gli arresti domiciliari disposti con un’ordinanza del Gip di Palermo.

Riscossione Sicilia

RISCOSSIONE SICILIA: DIPENDENTE INCHIODATA

La donna arrestata, secondo quanto emerso dal lavoro del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria, era l’addetta alla gestione delle istanze di rateizzazione e rottamazione delle cartelle esattoriali presso l’ente di riscossione. Tra il 2017 ed il 2019, la quarantenne si era fatta dare dai contribuenti somme di denaro in cambio della promessa di poter usufruire di procedure nettamente agevolate per le pratiche.

Appena riscossi i soldi (in contanti o tramite ricariche postepay), la dipendente si era intascata tutte le somme senza versare nulla alla Riscossione Sicilia. La Guardia di Finanza ha appurato che parte della somma sottratta era stata utilizzata per la ricarica di conti gioco e scommesse online.

Renata Sciortino sconterà il suo fermo a casa dopo che il Gip del Tribunale di Palermo ha confermato gli arresti domiciliari per la donna di quarant’anni: per lei è scattata anche la pesante denuncia di autoriciclaggio.

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