È di nuovo tempo di protesta nel carcere Pagliarelli di Palermo. Dopo la prima ondata di malcontento dovuta al dilagare della malattia arrivata dalla Cina, si sono registrati altri disordini nella struttura di detenzione del capoluogo siciliano. Motivo? Il blocco dei colloqui tra gli inquilini delle celle ed i loro parenti nell’ambito della guerra dichiarata alla pandemia portata dal Coronavirus. Nuovi problemi d’ordine, quindi, nelle carceri palermitane dopo gli episodi dei giorni scorsi.
NUOVA PROTESTA, LA DIRETTRICE: “LA SITUAZIONE STA RIENTRANDO”
È ripresa la protesta dei detenuti al Pagliarelli, una delle strutture di detenzione della città metropolitana di Palermo. Lo stop dei colloqui con i familiari ha repentinamente fatto degenerare la situazione: dopo i problemi dei giorni scorsi, questa mattina 400 detenuti avrebbero preso il controllo di una parte del penitenziario. Alcuni, oltretutto, sarebbero saliti sul tetto della struttura. I carcerati sarebbero riusciti ad occupare la porzione del Pagliarelli sottraendo le chiavi di sicurezza ad un assistente.
Francesca Vazzana, la direttrice del carcere, ha tranquillizzato tutta la città dichiarando: “La situazione starebbe rientrando”.
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