Palazzolo (pres. Palermo Fan Club NY): “Coronavirus? Ci manca la Sicilia”

L'INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CLUB ROSANERO OLTREOCEANO: TRA TIFO E CORONAVIRUS

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Il Coronavirus ha bloccato tutti gli eventi sportivi in Italia. Compreso il campionato di Serie D dove gioca il Palermo Calcio di Rosario Pergolizzi, mister dei rosanero. La società di Dario Mirri e Tony Di Piazza ha preso atto, ovviamente, della decisione presa dal Governo per limitare il contagio della malattia virale arrivata dalla Cina che si sta propagando, velocemente, nel nostro Paese ed in tutta Europa. Senza partite da vedere, il Palermo Fan Club New York chiude i battenti fino al ritorno del campionato? Ci spiega tutto Damiano Palazzolo, il presidente della congrega di tifosi della “Grande Mela“. Piccolo spoiler: la voglia di tifo è più grande della pandemia.

Palermo Fan Club New York Palazzolo

PALAZZOLO: “IL CLUB RESTA APERTO: IL CORONAVIRUS NON CI FERMA”

Eravamo davvero curiosi. Come avrà reagito il Palermo Fan Club New York alla decisione di fermare tutti i campionati sportivi in Italia? Avranno chiuso la loro tana fino al ritorno dell’attività agonistica? Ecco cosa ci ha detto Damiano Palazzolo, il presidente del club americano.

Come avete preso la sospensione del campionato? Dispiaciuti di non vedere il Palermo?

“La sospensione del campionato non la vediamo molto bene, giustamente. Capiamo, ovviamente, che è una situazione particolare e tutti devono adeguarsi alle scelte prese per il bene comune. È un momento particolare delle nostre vite e tutto il mondo vive la stessa situazione: dobbiamo prendere giuste precauzioni per evitare ulteriori danni. Nel nostro piccolo, noi abbiamo deciso di andare comunque al club domenica scorsa. Siamo stati lì e abbiamo parlato del nostro Palermo e ci siamo messi ad organizzare la festa di S. Rosalia che vorremmo fare qui. I più giovani hanno giocato al calcio balilla. È come se avessimo visto la partita: è un modo per stare uniti…”

Cosa farete domenica prossima? V’incontrerete nuovamente?

“Abbiamo deciso che i più giovani, noi più in là con gli anni faremo da spettatori, andranno a giocare a calcio in un parco vicino al Palermo Fan Club New York. Così passiamo un po’ di tempo creando noi stessi una partita, visto che il campionato di Serie D è fermo. Se la temperatura sarà discreta, porteremo le magliette che abbiamo creato noi per il club. Siamo un gruppo di amici con il rosanero sempre nel cuore”.

Come vi state rapportando con la minaccia del Coronavirus? Il club resta aperto?

“La paura esiste sempre. Ma ne abbiamo una più grande: quella di non poter venire in Sicilia a fine aprile. Già sognavamo il ritorno a Palermo e l’abbraccio con i tanti tifosi che ci hanno manifestato un affetto straordinario. Questa faccenda del Coronavirus ci ha bloccato tutte le possibilità, almeno per il momento. Il club resterà aperto: abbiamo il disinfettante e ogni dieci minuti andiamo a lavarci le mani. Lo facciamo lavare molto spesso e non abbiamo, quindi, preoccupazioni di sorta. Le scuole qui sono aperte finché non viene riscontrato un caso. Se chiudono le scuole e poi escono a giocare, a cosa serve non andare a scuola?”

Puoi raccontarci come ha preso la notizia dello stop del campionato Tony Di Piazza?

“Mi ha chiamato subito e mi ha detto che purtroppo avevano interrotto il campionato di Serie D per il Coronavirus. D’altronde che si deve fare se non prenderne atto? Tony Di Piazza ha accettato la decisione del Presidente del Consiglio. A malincuore, perché l’assenza del Palermo ci mette tristezza…”

Volete mandare un messaggio di conforto ai nostri connazionali?

“Speriamo davvero che questa situazione rientri il prima possibile. Siamo vicini a tutti gli italiani, soprattutto ai nostri fratelli palermitani. Ci dispiacerebbe non poter venire in Sicilia! Stare lontani dal calcio e dal Palermo è difficilissimo. Noi viviamo sempre con la compagna nostalgia qui negli Stati Uniti. Il Coronavirus non ci voleva…”

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