Countdown Serie A, B e C, fra 13 giorni si può chiudere: le ipotesi

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Il tempo di riflettere, in poche parole, sta già terminando. Perché dopo il decreto anticoronavirus di Conte, anche il calcio deve sciogliere i dubbi in fretta. E trovare soluzioni immediate per rispondere “presente” anche in vista delle competizioni calcistiche europee della prossima stagione. Se l’emergenza virus in Italia dovesse proseguire, l’immediata sospensione dei campionati potrebbe anche diventare realtà.

Se ne è discusso quest’oggi – in conference call – nel consiglio straordinario della Figc, al quale hanno preso parte il presidente federale Gravina, il presidente dlla Lazio (e consigliere di Lega A) Lotito ed il presidente di Lega pro, Francesco Ghirelli. Quali sono le soluzioni per la chiusura anticipata dei campionati professionistici? Il quesito ha partorito quattro ipotesi.

LE IPOTESI

La prima configura lo “scivolamento” delle giornate, tentando di sfruttare tutte le date disponibili, fino al 31 maggio. La seconda ipotizza la sospensione del campionato, senza assegnare il titolo di campione d’Italia. In questo caso, verranno comunicate alla Uefa le società qualificate per le coppe europee. Secondo la terza soluzione, si farà riferimento alla classifica maturata fino al momento dello “stop”. Quarta e ultima idea, far disputare i playoff per assegnare lo scudetto, ed i playout per decidere le formazioni retrocesse in serie B. Come sottolineato da Ghirelli, ogni valutazione, da parte delle singole leghe (Serie A, B e C), dovrà esser fatta entro il 23 marzo, data del nuovo consiglio federale. In poche parole, fra 13 giorni il calcio italiano potrebbe anche abbassare le saracinesche.

IL COMUNICATO

Di seguito il comunicato ufficiale pubblicato dalla Figc

Informativa Covid-19: relativi provvedimenti

“Introducendo il punto all’ordine del giorno, il presidente Gravina ha relazionato il Consiglio in merito alle interlocuzioni intercorse negli ultimi giorni con le autorità governative e con il presidente del CONI. In conseguenza di quanto disposto dal DPCM firmato il 9 marzo, il Consiglio ha sospeso le partite organizzate dalle Leghe in programma su tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile.

Stante l’attuale situazione, anche alla luce delle auspicabili ulteriori disposizioni governative per agevolazioni fiscali e contributive, il Consiglio ha conferito delega al presidente federale per allineare le disposizioni della FIGC in materia e per valutare, ed eventualmente emanare, il differimento delle scadenze per l’iscrizione ai campionati della stagione sportiva 2020/2021 dal 22 al 30 giugno. Con riferimento al recupero delle gare della Serie A, tenuto conto che le altre Leghe non hanno scadenze internazionali e quindi una più ampia marginalità di programmazione, il presidente federale ha proposto alla Lega di Serie A, attraverso lo scivolamento delle giornate, di sfruttare tutte le date a disposizione fino al 31 maggio”.

“NIENTE TITOLI”

“Qualora l’emergenza Covid-19 non dovesse consentire la conclusione dei campionati, il presidente Gravina ha sottoposto all’attenzione delle Leghe interessate alcune ipotesi su cui discutere nella riunione, già fissata, del Consiglio Federale del 23 marzo. Senza alcun ordine di priorità, un’ipotesi potrebbe essere la non assegnazione del titolo di Campione d’Italia e conseguente comunicazione alla UEFA delle società qualificate alle coppe europee; un’altra sarebbe far riferimento alla classifica maturata fino al momento dell’interruzione; terza ed ultima ipotesi, far disputare solo i play off per il titolo di Campione d’Italia ed i play out per la retrocessione in Serie B”.

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