Serie D, due gare a settimana dal 19 aprile? La ripresa e le ipotesi

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Sulla scia dei “prof”, anche i vertici dei Dilettanti esaminano le carte per ipotizzare ogni soluzione per la chiusura del campionato 2019-20. Così come quello straordinario della Figc, l’argomento coronavirus ha dominato l’ultimo consiglio federale della Lnd, in cui si è discusso delle possibili strategie da adottare dopo lo stop forzato imposto fino al 3 aprile.

Una sospensione che, in Italia, era stata proprio la Lnd ad adottare per prima, anticipando anche il Coni o il decreto che ha fatto del Paese tutto una “zona rossa”.

TUTTI IN PAUSA, PRIMA LA SALUTE

Nella riunione dedicata alla Lnd, dalle parole del presidente Cosimo Sibilia è emersa prima d’ogni cosa la volontà di seguire le linee guida del governo, e dunque pensare innanzitutto alla salvaguardia della salute di tesserati e tifosi. Ma andiamo ai numeri, ed alle date. Mentre diverse società hanno già messo in “pausa” anche gli allenamenti settimanali, fino a questo momento la ripresa del campionato sarebbe in programma per domenica 5 aprile.

DUE NUOVI RINVII

Nelle ultime ore, tuttavia, circolano nuove ipotesi di rinvio. Se la situazione non dovesse sensibilmente migliorare, ed in considerazione che il 12 aprile è la domenica di Pasqua, la data più probabile per il ritorno in campo sarebbe quella del 19 aprile. L’eventualità causerebbe, per il calendario delle gare, un ritardo di oltre un mese. E la condizione, a quel punto, imporrebbe di giocare – fino a giugno – due volte a settimana, con squadre in campo ogni domenica e mercoledì.

E GLI STIPENDI?

Sul tavolo anche il tema-stipendi. In caso di chiusura anticipata del campionato, le società non sarebbero tenute a pagare gli stipendi ed i rimborsi ai propri tesserati. La Lnd sta lavorando anche per scongiurare il danno per i calciatori. A proposito della conclusione ritardata del campionato, inoltre, se la stagione terminasse oltre il mese di maggio, i club sarebbero obbligati a rispettare gli accordi fino al 30 giugno 2020.

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