Chi passa da piazza Vittorio Veneto avrà visto il Monumento ai caduti circondato da una staccionata in legno, e magari si sarà chiesto cosa sia successo alla Statua. Tranquilli. Non è isolata perché contagiata dal coronavirus…. La Soprintendenza ai Beni culturali ha ricevuto un finanziamento statale che permetterà di ripristinate le parti decorative attualmente in condizioni critiche. Per questo c’è il ponteggio: la Statua si rifà il look.
SIMBOLO DELLA CITTÀ
Ernesto Basile ha progettato l’obelisco nel 1910 in occasione del cinquantenario della liberazione di Palermo e della sua annessione al Regno d’Italia. È stato inaugurato solennemente nel 1911 e fino al 1931 dedicato alla Libertà. In quell’anno si decise di dedicare l’esistente monumento anche alla memoria dei Caduti della Grande Guerra. Il Basile, in questa occasione, ricevette l’incarico di progettare il grandioso colonnato a forma di esedra che attualmente circonda la Statua, per conferire maggiore imponenza e grandiosità al monumento.
INTERVENTO DI CARATTERE STORICO-ARTISTICO
In merito ai lavori della Statua, la soprintendente ai Beni culturali Lina Bellanca ha spiegato al Giornale di Sicilia: «È un intervento prevalentemente di carattere storico-artistico. Si tratta di intervenire sulle parti decorate del monumento che ha vari materiali, dal marmo al bronzo. L’impresa che si è aggiudicata l’appalto è di Gangi e ha una restauratrice che seguirà gli aspetti storico artistici. Si tratta di Simona Pandini. La direzione dei lavori è dell’architetto Conigliaro, direttore della sezione architettonica della Soprintendenza, e l’architetto Maddalena De Luca». Gli interventi finiranno entro il 2020.
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