All’età di 92 anni, causa polmonite da coronavirus, si è spento oggi Vittorio Gregoretti. Un nome importante nell’ambito dell’architettura mondiale, legato a Palermo per avere progettato il quartiere Zen. Gregoretti, nato a Novara il 10 agosto 1927, nel capoluogo siciliano ci ha anche insegnato. Precisamente nella Facoltà di architettura, così come a Milano e, sempre in Italia presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
TRA LE SUE OPERE DUE GRANDI STADI
La sua fama a livello planetario è dovuta all’essere stato “visiting professor” PRESSO varie Università. Quella di Tokyo, Buenos Aires, San Paolo, Losanna, Harvard, Filadelfia, Princeton, Cambridge (U.K.) e all’M.I.T. di Cambridge (Mass.). Tra le sue opere, in ambito sportivo vanno menzionati lo stadio Marassi di Genova e il Nou Camp di Barcellona. Mentre, a livello di piani urbanistici, del suo ingegno si è giovato il piano regolatore di Torino, il Centro Culturale di Belem a Lisbona, il nuovo quartiere residenziale di Shangai .
ZEN E RIMPIANTI
Infine, come detto, il quartiere Zen di Palermo che definì “un buon progetto che non è stato realizzato come avrebbe dovuto”. Ha lavorato anche alla risistemazione di Potsdamer Platz a Berlino, alla realizzazione del Teatro degli Arcimboldi a Milano. del Gran Teatro Nazionale di Pechino e della Chiesa di San Massimiliano Kolbe, a Bergamo. La sua morte è da considerarsi un grave lutto per il mondo della cultura italiana.