Dopo il caso di positività della dipendente del call center Almaviva a Palermo, la direzione ha disposto la chiusura di varie sedi presenti nella Penisola, tra cui quella del capoluogo siciliano di via Cordova. La decisione è arrivata dopo l’emergenza coronavirus che ha colpito l’Italia e a seguito della possibilità, offerta ai lavoratori, di effettuare lo smart working.
IL COMUNICATO DI ALMAVIVA
“In relazione all’emergenza nazionale relativa al Covid-19, considerato il fatto che quasi tutta la popolazione aziendale in ambito IT è stata messa in condizione di operare da remoto e recependo l’appello di governo e parti sociali a salvaguardare in primis la salute dei lavoratori, a decorrere da domani 17 marzo le seguenti sedi aziendali saranno chiuse fino a nuova comunicazione: Bari, Bologna, Cagliari, Catanzaro, Firenze, Frascati, Genova, Marghera, Milano, Napoli, Palermo, Padova, Reggio Calabria, Rovereto, Trento, Torino, Zumpano”.
“L’accesso ai siti di cui all’elenco non sarà consentito, né a personale Almaviva né a personale esterno. Se non per specifici e giustificati casi che dovranno essere sottoposti a singola approvazione”.
“Le sedi di Roma Casal Boccone, Roma Scalo Prenestino e Bologna Castel Maggiore rimarranno aperte limitatamente alle attività strettamente indispensabili ed indifferibili. Pertanto ne verrà perimetrata la libera circolazione e saranno sospesi i normali servizi erogati”.
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