Emergenza coronavirus: anche il calcio chiede aiuto

Il mondo del pallone subirà una forte perdita causata dal blocco delle partite per l'emergenza che ha colpito il nostro Paese in queste settimane

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Anche il calcio chiede un supporto economico al governo. In questo momento di crisi, causato dall’emergenza coronavirus, anche un ambiente ricco come il calcio rischia di andare al collasso.

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PERDITE PER CENTINAIA DI MILIONI DI EURO

Secondo le stime previste e rese pubbliche in questi giorni dalle maggiori testate giornalistiche nazionali, nel caso in cui la stagione non dovesse concludersi, le perdite si aggirerebbero tra i 400 e gli 800 milioni di euro. Perdite più contenute, ma pur sempre cospicue, in caso di chiusura stagionale calcistica inoltrata oltre le date già stabilite a inizio anno. In quest’ultimo caso, si parlerebbe di circa 150-170 milioni di euro di perdite.

RIUNIONE TRA LEGA E SOCIETÀ, NELLA GIORNATA DI IERI

Durante la giornata di ieri, la Lega calcio ha incontrato alcuni tecnici e avvocati delle società professionistiche calcistiche per discutere le soluzioni. Innanzitutto, verrà chiesta una decurtazione degli stipendi dei calciatori. In aggiunta, nei giorni scorsi, avanzate alcune proposte da presentare al governo, in modo da poter rimediare alle perdite che il calcio subirà nelle prossime settimane. Tra di esse: cessione di una percentuale sulle entrate delle scommesse sportive (con l’86% di esse che riguardano puntate sul calcio), defiscalizzazione, un fondo per i lavoratori, clausole di salvaguardia per garantire il conseguimento di obiettivi economici. Adesso, si attenderanno gli sviluppi della vicenda e, soprattutto, una risposta da parte del governo.

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