Sfince per tutti: Mirri addolcisce la quarantena del Palermo

San Giuseppe orfano di vampe e Messe ma con i cibi e i dolci nelle case dei palermitani

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Domani si festeggia San Giuseppe ed è una ricorrenza molto sentita in tutta la Sicilia. Si celebra con riti cristiani e pagani. Oltre le ss. Messe per venerare il padre di Gesù i fedeli si raccolgono davanti al Nume Tutelare la sacra immagine che simboleggia per i credenti la famiglia. Proprio da qui nasce la festa del papà. A questi riti la tradizione popolare ha da secoli unito la “vampa” che è parecchio diffusa in tanti quartieri di Palermo. In grandi fuochi all’aperto si bruciano le cose vecchie a simboleggiare il risveglio dai torpori dell’inverno ed a salutare l’arrivo della primavera. Non sarà così quest’anno perché la situazione di emergenza sanitaria non permette celebrazioni religiose né tanto meno ogni tipo di assembramento, anche davanti alla simbolica fiamma. I palermitani però non rinunceranno a quello che è consentito : gustare i cibi tradizionali.

Sfince-San-Giuseppe
Il post di Floriano

SFINCE ROSANERO: UN MESSAGGIO DAL PRESIDENTE

La festa di San Giuseppe oltre ad essere la festa del papà è infatti per la nostra città una occasione per gustare prelibatezze tipiche. Oltre la “muffuletta” che sarà possibile acquistare nei panifici nelle case dei palermitani non mancherà la pasta con le sarde. Ma è consuetudine nella nostra città mangiare un dolce a base di ricotta: la sfince. A Palermo si moltiplicano le iniziative per consegnare a domicilio questo gustosissimo dolce a tutti i concittadini che non vorranno privarsi di tale delizia. Anche il Palermo ha rispettato la tradizione. Come testimoniato da Roberto Floriano nel suo profilo Instagram il presidente Mirri ha fatto recapitare a tutti i calciatori il dolce di San Giuseppe accompagnato da un messaggio beneaugurante. Non molleremo mai vi è scritto e noi condividiamo il pensiero della società invitando i palermitani ad utilizzare i servizi a domicilio messi a disposizione dagli esercenti certi che osservando le regole imposte da un DPCM ma assolutamente condivise da ogni essere umano di buon senso il prossimo anno festeggeremo alla vecchia maniera riproponendo le tradizioni e i riti che abbiamo nel cuore.

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