“Sanificazione periodica a carico delle Asp, di tutti gli studi medici convenzionati, dei centri di ricovero per anziani, delle farmacie, dei centri assistenza per disabili e fornitura periodica di dispositivi di protezione individuale. Sottoporre a tampone gli operatori e avviare delle verifiche di sicurezza anche nei centri di accoglienza per migranti”. Tutte precauzioni atte a evitare l’incremento della diffusione del coronavirus.
SITI MAGGIORMENTE ESPOSTI AL CONTAGIO
E’ questa la proposta del Movimento 5 stelle, che per bocca del deputato regionale Giovanni Di Caro sottoliena come “nell’ultima ordinanza di ieri del presidente Musumeci, né in provvedimenti precedenti, vi sono misure per prevenire il contagio del coronavirus negli studi medici convenzionati, nelle farmacie, nelle case di ospitalità e ricovero per anziani, nei centri di assistenza per disabili. Tutti siti ad alto potenziale di contagio. Con lui anche i colleghi in commissione Salute all’Ars di Palermo, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Giorgio Pasqua e Antonio De Luca.”
LUOGHI DI ASSEMBRAMENTO DA ATTENZIONARE
Di Caro sottolinea un aspetto sotto gli occhi di tutti. “I cittadini che hanno necessità di recarsi negli studi medici, fanno sì che le sale di attesa divengano luoghi di assembramento. Allo stesso modo le farmacie che hanno spesso spazi non adeguati alle distanze di sicurezza. Anche nelle case di cura gli operatori o i parenti sono spesso a contatto con gli anziani allettati divenendo potenziali vettori di infezioni da coronavirus. In questi luoghi potrebbero circolare soggetti positivi asintomatici e non lo sappiamo”.
AL DI LA’ DEGLI SCHIERAMENTI
Sono tante le proposte integrative da parte della politica alla nuova oridinanza emanata dal Presidente Nello Musumeci. Quest’ultima, di certo dovrebbe mettere d’accordo tutti a prescindere dallo schieramento politico. Adesso non resta che attendere lo sviluppo della situazione. L’auspicio è che anche a livello regionale, così come sembra stia avvenendo a livello nazionale, possa esserci una visuale comune del problema.