E’ primavera ma piove: lo sfogo di Giovanna, palermitana del “Villaggio”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giovanna Mazzola, una nostra assidua lettrice, che vive a Palermo nel Villaggio Santa Rosalia:

Strana la vita, io che ho sempre amato la confusione, il traffico, i locali affollati perché il silenzio mi metteva tristezza, mi consentiva di pensare, ricordare. Oggi provo fastidio nel vedere la gente per strada, nel sentire i loro stupidi ed ignoranti discorsi: “Mamma, tirami la mascherina, quella sulla sedia. Quella di papà, tanto deve andare vicino e non c’è nessuno“.

Giovanna
dal balcone di Giovanna

“SIAMO PICCOLI, NON CI VIENE NIENTE”

Provo fastidio nel vedere i bambini nella villetta di fronte che giocano indisturbati, in barba ai decreti e al coronavirus. Sanno che esiste ed è pericoloso, lo sanno perché quando glielo chiedi rispondono: “Tanto siamo piccoli, a noi non viene“. E se gli dici che non è così, che dovrebbero stare a casa, magari passando tempo studiare e che la colpa non è loro ma dei genitori, ti rispondono: “Non bastava la maestra con le sue lagne adesso pure lei. I nostri genitori non lo sanno che siamo fuori“. Ma poi mi volto lo sguardo e i loro genitori sono lì, a guardarli dal balcone, infastiditi perché forse sarebbe meglio che mi facessi i fatti miei.

CORONAVIRUS PER TUTTI

I venditori ambulanti continuano a passare per vendere frutta, verdura, pesce. Tutti hanno un nuovo ed unico slogan: CORONAVIRUS PER TUTTI. A loro modo è un simpatico modo per invogliare la gente, ma è di una tristezza infinita. Già penso a domenica, quando la chiusura dei panifici sarà per loro una manna dal cielo. Non mi meraviglierei se dovessero decidere di vendere un pane a 3 euro. Per tutto ciò non riesco a non provare disgusto. Ma soprattutto chiedo scusa a tutti coloro che sono in prima linea, a tutti coloro che ogni giorno sacrificano la propria vita per tutti NOI. E provo pena per chi continua ad essere incapace di rispettare la legge. Forse servirebbe la forza, un organo sovrano che ci imponesse di restare a casa coercitivamente.

LA PRIMAVERA DI GIOVANNA

Oggi 21 marzo è primavera ma piove. Tutti hanno desiderio di ritornare alla vita di tutti i giorni, ma in pochi si sforzano concretamente per fare in modo che ciò accada. VORREI UNA CITTÀ VUOTA, SPETTRALE. LO DESIDERO CON TUTTA ME STESSA, UN SENTIMENTO CHE VIENE FUORI PROFONDO DELLE MIE PAURE. PERCHE’ SOLO CIO’ PUO’ RIPORTARCI ALLA NORMALITÀ E FARCI USCIRE DA QUESTO TERRIBILE INCUBO.

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