In questo momento di grave crisi mondiale, a causa dell’emergenza coronavirus, vi informiamo di una situazione critica che si sta verificando all’interno di una nave da crociera. La testimonianza ci giunge da un componente dell’equipaggio che si trova a bordo.
SBARCATA UNA DONNA PER PROBLEMI RESPIRATORI
Il nostro testimone ci racconta dell’aria di incertezza e dei timori che si stanno vivendo sulla nave: “Innanzitutto, noi non sappiamo nemmeno se abbiamo casi a bordo perché non siamo provvisti di alcun tampone. In questo momento siamo al largo della Grecia e proprio oggi hanno fatto sbarcare una passeggera con il tender, nemmeno con l’elicottero, per evitare che si possa creare caos tra i presenti a bordo. È stata sbarcata per problemi respiratori. mentre questa signora stava per essere sbarcata, tutti coloro che si trovavano in prossimità erano con tuta e mascherina“.
“I membri della sicurezza hanno rassicurato tutti quanti, confermando che non si tratta di un caso di coronavirus ma che la signora aveva già problemi pregressi. Però, in questo caso, prima di far salire a bordo un passeggero è bene accertarsi sulle condizioni, cosa che non è stata fatta. Non risulta alcuna certificazione sui problemi pregressi della signora in questione. Quindi, personalmente, non credo che siano problemi già presenti nella signora“.
ORDINE UFFICIALE DI DIRIGERSI VERSO L’ITALIA
Ma, durante le ore precedenti erano già state prese decisioni ufficiali. Infatti, la nostra testimonianza conferma: “Prima che si venisse a conoscenza della donna ammalata, abbiamo ricevuto l’ordine di salpare e dirigerci verso l’Italia. Ordine arrivato direttamente dal Comando della Capitanerie di porto. Ciò conferma il fatto che la Compagnia si sia attivata per tutelare i presenti sulla nave“.
Nel frattempo, il governo greco aveva negato la possibilità di attracco in uno dei suoi porti: “Siamo partiti il 12 marzo e da quel momento non abbiamo avuto alcuna tappa né destinazione sicura. Il nostro Comandante ha deciso quindi di fermarsi in Grecia, suo Paese di origine. Siamo in riserva a livello di carburante, di motori e di cibo. Ma proprio in queste ore, il governo greco ha rifiutato il nostro ingresso. Di conseguenza, ci dirigeremo verso l’Italia, anche se non si sa in quale porto dovremo attraccare“.
“A parte questo, a bordo, da dieci giorni, c’è un membro dell’equipaggio in auto-quarantena perché anche lui ha avuto febbre alta e problemi respiratori. Un altro episodio che descrive il momento di tensione è accaduto ieri sera. Un filippino, avendo bevuto un po’ troppo alcool, è salito sul ponte di comando con un coltello, minacciando di voler uccidere il Comandante“.
TERRORE TRA I MEMBRI DELL’EQUIPAGGIO
C’è molta preoccupazione, tra i membri dell’equipaggio: “Siamo tutti terrorizzati perché il Comandante sta mostrando, con le sue azioni e parole, che non ci vuole aiutare. E non si capisce nemmeno il motivo, forse perché non si rende realmente conto della gravità della situazione. Saremmo stati in Grecia, in questo momento, e il 28 marzo avremmo dovuto attraccare a Venezia. Al momento, e su questo sono pienamente d’accordo, il Comandante non vuole avvicinarsi a Venezia, per il rischio contagio. Però, non crediamo sia corretto il fatto che non voglia avvicinarsi all’Italia, nonostante adesso ne sarà costretto“.
NESSUNA PREOCCUPAZIONE TRA I PASSEGGERI
“Siamo circa 1500 persone qui ma i passeggeri (circa 700), per gran parte, sono persone anziane che non si stanno rendendo conto della gravità della situazione e, soprattutto, ascoltano le parole rassicuranti del Comandante. Quindi, per loro è tutto nella norma e non si stanno preoccupando di nulla”.
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