Nel panorama giornaliero di notizie negative o tragiche che hanno il Covid-19 come denominatore comune, oggi ce ne è una confortante, perché può dare un valido aiuto nella battaglia contro questo nemico invisibile e feroce. Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma ha acquistato direttamente dalla Cina un sistema di intelligenza artificiale. È il primo ospedale in Europa che ne può disporre, dopo che è stato utilizzato anche negli Ospedali di Wuhan. Adesso ne possono usufruire anche tutti gli ospedali italiani.
RISPOSTA IN 20 SECONDI
Questo sistema di intelligenza artificiale, partendo dall’analisi delle immagini delle tac polmonari, può fornire una risposta in 20 secondi rispetto alla media di 15 minuti solitamente necessaria all’occhio umano, poiché le immagini generate da una TC (la vecchia Tac) possono essere anche oltre 300. Per “addestrarlo” si sono serviti delle immagini e dei dati provenienti da 5.000 casi confermati di Covid-19, ed ha avuto riscontro negli ospedali di tutta la Cina. Inoltre fornisce una risposta molto precisa, perché il tasso di attendibilità è del 98,5%. I medici radiologi dello stesso Policlinico universitario lo hanno già testato. Ma c’è di più. Questo processo, assicura una risposta immediata sul tipo di polmonite in atto. Può stabilire cioè se è virale da Covid-19 oppure da altre patologie ed è anche in grado di calcolare il volume di compromissione polmonare. Può anche fornire una valutazione di prognosi, miglioramento o peggioramento della situazione del paziente.
A DISPOSIZIONE DEGLI OSPEDALI ITALIANI
Gli ospedali italiani potranno inviare in digitale le immagini delle tac polmonari da loro effettuate nei casi sospetti di Covid-19. L’equipe dell’Imaging Center e della Diagnostica per immagini del Campus Bio-Medico fornirà il riscontro strutturato del sistema di intelligenza artificiale. L’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel commentare la notizia, ha aggiunto: «Abbiamo già messo a disposizione la nostra piattaforma informatica «Advice» che collega tutti i Pronto soccorso regionali, affinché ci possa essere una rapida trasmissione delle immagini e di conseguenza una diagnosi con il rischio di polmonite».
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