La Sicilia copia un’idea alla Corea del Sud nella lotta serrata contro il Coronavirus, la malattia virale esplosa in Cina che si è propagata a macchia d’olio in tutto il mondo. Con “Sicilia si cura” (evidente il gioco di parole), la Regione Siciliana lancia un’applicazione digitale dedicata al monitoraggio attivo di uno dei principali veicoli di ingresso del virus: i soggetti contagiati in modo asintomatico. Queste persone agiscono, inconsapevolmente, come untori divenendo vere e proprie “bombe ad orologeria” pronte a far esplodere altri focolai epidemici. L’app, attualmente, non è ancora scaricabile.
IL COMUNICATO DELLA REGIONE SICILIA
Ecco la nota emanata dalla Regione Sicilia in merito al lancio dell’applicazione “Sicilia si cura“:
“Quanti, con grande senso di responsabilità, si sono registrati attraverso i canali messi a disposizione dalle autorità sanitarie, come il sito www.siciliacoronavirus.it, riceveranno in queste ore via sms e mail un username e un link per la creazione della password che permetterà l’accesso alla webapp. L’obiettivo è quello di fornire ogni assistenza necessaria, ma anche prevenire l’insorgenza di eventuali focolai nel territorio siciliano. Per utilizzare il servizio, intatti, l’utente, utilizzando il proprio smartphone o tablet, dovrà essere geolocalizzato nel territorio della Regione Siciliana. Il servizio è stato messo a punto dalla Regione Siciliana attraverso la sinergia tra assessorato della Salute e Protezione civile regionale e a breve sarà disponibile anche una versione scaricabile dagli store digitali”.
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