Di congelamento o sospensione del campionato, al momento, non si parla. Lo rivela il vicepresidente della Lnd, Sandro Morgana. Che ha ribadito il proprio ottimismo “per natura”, ma ha anche sottolineato che, naturalmente, tutto dipenderĂ dall’andamento dell’emergenza coronavirus.
“Tante piccole imprese – ha detto Morgana su Trm – sono costrette a chiudere e i dilettanti si fondano sulla piccola imprenditoria privata e su presidenti animati da grande passione. Abbiamo fatto richieste specifiche alla Figc. Gli studi incrociati che abbiamo fatto fra condizioni dell’anno precendente e quelle che si potrebbero verificare in questa condizione hanno rivelato che potremmo perdere circa 3000 societĂ in tutta italia. Per evitare tutto ciĂ² bisogna sostenere il sistema, abbiamo chiesto tutta una serie di misure di fiscalitĂ e di vantaggio, come gli abbattimenti dei costi assicurativi e dei tesserini e in generale a quelli che riguardano tutti i servizi che pagano le società ».
ARRIVANO 450 MILIONI
Le perdite potrebbero essere, dunque, molto importanti, in un mondo, quello dei dilettanti, in cui si va avanti soltanto se c’è il supporto di piccole e medie imprese locali. Una annotazione importante è arrivata, in tal senso, proprio a proposito dei finanziamenti per il mondo dilettantistico. Morgana ha evidenziato: “Il ministro ha detto che saranno stanziati 450 milioni di euro per le associazioni sportive dilettantistiche. La quota riservata alla Lnd, che sarĂ molto elevata, sarĂ tutta destinata alle nostre associazioni sportive dilettantistiche. Credo che per ripartire l’anno prossimo – ha proseguito – sia necessario riuscire a finire quest’anno. Nell’animo di tutti, se le condizioni lo permetteranno e non sarĂ a rischio la salute di tesserati e appassionati, vorremmo finire questa stagione”.
TUTTO ENTRO LA FINE DI LUGLIO
Il vicepresidente Morgana, che è siciliano, ha poi parlato delle ipotesi a proposito delle date a disposizione per un’eventuale conclusione dei campionati dilettantistici. Porte aperte o chiuse? “Anche a porte chiuse – ha detto – rischiano comunque i giocatori, quindi o rischi non ce ne sono e si gioca a porte aperte oppure se c’è ancora il rischio non si gioca proprio. Io che sono ottimista preferirei che si iniziasse a giugno e si finisse a luglio. Il nostro intento è quello di riprendere le attivitĂ a qualsiasi costo e condizione, se sarĂ metĂ giugno o luglio lo vedremo quando la situazione sarĂ migliorata. Congelamento o sospensione? Non ne stiamo parlando, al momento”.
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