Sito Inps fuori uso: battibecco fra Conte e Salvini

Le reazioni dei politici per l'impossibilità di collegarsi al sito dell'Inps, oltre al "data breach" che ha violato la privacy di tanti cittadine

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Il sito dell’Inps stamattina è andato in tilt. Chiunque si colleghi al sito dell’Istituto per accedere ai servizi e al bonus di 600 euro per i liberi professionisti, disposto con il decreto Cura Italia, deve accontentarsi di leggere la scritta che invita gli utenti a riprovare più tardi. Alla base del disservizio ci sarebbero degli attacchi informatici e le oltre 300mila domande pervenute in mattinata. Il malfunzionamento del sito ha scatenato polemiche tra le fila di maggioranza e opposizione.

LA GIUSTIFICAZIONE DEL PRESIDENTE INPS

Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico per giustificare l’inconveniente ha detto: «Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker, che si sono sommati ai molti accessi, tali da raggiungere le 300 domande al secondo. Per questo motivo il sito non ha retto e abbiamo dovuto sospenderlo». Al Tg1 ha poi dichiarato che il sito riaprirà con orari diversi per le prestazioni di patronati e consulenti, dalle 8 alle 16, e per i servizi ai cittadini, a partire dalle 16.

LE REAZIONI DEI POLITICI

A causa del malfunzionamento dell’Inps in questa occasione, molti politici si sono mostrati critici. Sia della maggioranza che della opposizione. La deputata Debora Serracchiani, vicepresidente del Pd, ha dichiarato che si tratta di un fatto “intollerabile, e ci chiediamo se non fosse da aspettarselo”, sottolineando le soluzioni proposte dal suo partito, ad esempio l’uso di intermediari, come commercialisti e patronati. Invece, il segretario di +Europa, Piercamillo Falasca, ha scritto su Twitter: “La disorganizzazione dello Stato italiano ha inflitto alle partite Iva un altro colpo. Per errore l’Inps ha reso pubblici i dati personali di tantissimi utenti, violando la loro privacy. Un fatto gravissimo di cui Giuseppe Conte e Pasquale Tridico devono assumersi la responsabilità“.

POLEMICA FRA CONTE E SALVINI

Matteo Salvini durante un collegamento con 7 Gold ha dichiarato: «Il sito dell’Inps è in tilt. Si poteva supporre che oggi tanta gente a casa avrebbe cercato di capire quanti soldi avrà e in quanto tempo. Non può una potenza industriale come l’Italia avere un sito che va in tilt, che pubblica dati di altra gente, che rimanda ad altri indirizzi, che ti fa scoprire notizie riservate riguardo ad altri italiani». Il premier Giuseppe Conte, come riporta l’Ansa, durante il vertice con le opposizioni a Palazzo Chigi, avrebbe invitato Matteo Salvini a “non alimentare disordine sociale, né a soffiare sul malcontento delle persone”. Questa la risposta del senatore Salvini: «Non sono io che creo disordine o allarme, ma prendo solo atto di quello che accade. Inaccettabile che i dati di migliaia di italiani vengano messi in piazza».

FRATELLI D’ITALIA E fORZA ITALIA

Oltre alla Lega, dalle opposizioni si sono levate altre voci. Il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto, in una nota diffusa dall’Ansa ha dichiarato: «Non è possibile farsi trovare sempre impreparati nel riconoscere un servizio ai cittadini. Era prevedibile che dal primo giorno ci sarebbero state richieste a pioggia per ottenere l’indennità». E Federica Zanella, di Forza Italia ha affermato: «Il sito Inps, stamane, a coloro che, dopo ripetuti tentativi, riuscivano a entrare dava accesso a schede e dati sensibili, informazioni bancarie e numeri di telefono di altri utenti. Una gravissima violazione della privacy. Di fronte a tutta questa approssimazione, incapacità, una vergogna nazionale, cosa aspetta il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, a rassegnare le dimissioni?».

LA DICHIARAZIONE DEL GARANTE DELLA PRIVACY

Antonello Soro, il Garante della Privacy, ha dichiarato in merito: «Questo “data breach” è un fatto gravissimo, siamo molto preoccupati. Abbiamo immediatamente preso contatto con l’Inps, e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia. Intanto è assolutamente urgente che l’Inps chiuda la falla e metta in sicurezza i dati».


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