Pronto il piano del Comune per la distribuzione dei buoni pasto

Al Comune sono arrivate circa 15mila domande per l’aiuto alimentare. Di queste ne sono risultate valide 12mila, che saranno ricontattate

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Il Comune di Palermo ha pronto il piano per l’assistenza alle prime 12mila famiglie in difficoltà che hanno presentato la domanda alla centrale unica per l’aiuto alimentare, messa in piedi dall’amministrazione. L’analisi dei requisiti è andata avanti fino alla tarda serata di ieri, ed alla fine sono state varate le modalità per la distribuzione degli aiuti.

comune palermo

NON SOLO IN FORMA CARTACEA

Il piano del Comune prevede che i buoni pasto non arriveranno solo in forma cartacea. Sono previsti contatti anche in forma elettronica o telefonica. Gli aiuti avranno importi che varieranno in base al numero dei componenti delle famiglie e in base al possesso di un reddito o di altre fonti di sostentamento. Per almeno tre settimane verranno quindi distribuite somme che oscilleranno fra i 60 e i 110 euro a settimana per famiglia. Saranno utilizzati esclusivamente i fondi già erogati dallo Stato. Si tratta dei 5,1 milioni che già oggi sono entrati nelle casse di Palazzo delle Aquile. A questi si aggiungeranno i 13 milioni annunciati dalla Regione, che saranno presto trasferiti.

ESAMINATE PIÙ DI 15.000 DOMANDE

L’ufficio del Webmaster del Comune ha analizzate in poche ore le oltre 15mila domande pervenute, eliminando doppioni e non residenti. Per gli aventi diritto adesso sono previste email o comunicazioni telefoniche, con l’invito a fornire ulteriori informazioni e dettagli. Questo perché il provvedimento della Protezione civile nazionale prevede che sia data priorità alle famiglie del tutto prive di una fonte di sostentamento. Per questo il Comune ha bisogno di acquisire da ciascuno una auto dichiarazione, anche telematica, sul reddito e altri contributi.

DA VALUTARE CHI HA GIÀ IL REDDITO DI CITTADINANZA

L’amministrazione, inoltre, deve ancora valutare la posizione di 1.500 famiglie che hanno presentato la domanda e risultano contemporaneamente beneficiarie del reddito di cittadinanza. Non saranno escluse a priori, ma si dovrà valutare caso per caso lo stato di reale necessità. Il sindaco Orlando non esclude che se dovessero arrivare altre risorse o se ai successivi controlli dovessero saltare alcune famiglie, questo piano possa durare più delle tre settimane previste.


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