Per una famiglia di Monreale “caccia all’untore” su Whatsapp

A Monreale per una famiglia incolpevole si è scatenata una vera e propria "caccia all'untore" a mezza Whatsapp. Presentata denuncia

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Alcuni organi d’informazione di Monreale hanno riportato la notizia di una famiglia del luogo investita da una valanga di dicerie e ostilità, propagatesi con un frenetico tam-tam su Whatsapp. È una di quelle fake news che non si sa come e perchè nascano, ma che si diffondono con la velocità della luce, travolgendo in questo caso un intero nucleo familiare in una tempesta di illazioni e sospetti.

I MESSAGGI SUI SOCIAL

È accaduto che a Monreale per un nucleo familiare abitante nella cittadina palermitana, la famiglia Salerno, è scattata in maniera fulminea una vera e propria “caccia all’untore”, frutto di una perversa associazione del coronavirus con Whatsapp. “Ragazze attente, Monreale è rovinata non uscite più di casa”, ed ancora “Quattro che avevano il virus sono diventati dieci ed è giusto che sappiamo chi sono”, oppure “Due figli sono tornati da Milano ed hanno infettato la famiglia” e “Stiamo attenti, chissà con quanta gente sono entrati in contatto”. Questi alcuni dei messaggi riportati da filodirettomonreale.it , che ieri rimbalzavano impazziti nei cellulari di tanti monrealesi.

LA DENUNCIA DELLA FAMIGLIA SALERNO

Il capofamiglia, Nicola Salerno, già ieri si è recato presso la stazione dei Carabinieri di Monreale per sporgere denuncia. I militari hanno anche misurato la sua temperatura con il termo scanner, rilevando che non aveva il minimo accenno di febbre. “Valuteremo il da farsi nelle sedi opportune – ha fatto sapere il legale Piero Capizzi –. È davvero grave che ci sia stata questa diffusione di notizie senza alcun fondamento, creando un clima di caccia all’untore attorno ad una famiglia”.

LA CONFERMA DEL MEDICO CURANTE

Comunque, a fugare ogni dubbio, ci ha pensato il medico di famiglia della famiglia Salerno, la dottoressa Emanuela Giovenco, che a “Monreale News” ha dichiarato: «La famiglia Salerno sta bene. Non hanno né febbre, né tosse, né alcun altro sintomo che possa fare venire il sospetto. Ho visto la signora, la moglie del signor Nicola Salerno, lunedì scorso e stava benissimo. Non capisco come possa essere venuta fuori questa notizia. Della vicenda ho già informato la Polizia Municipale ed il sindaco. Ho invitato la famiglia Salerno a presentare denuncia ai carabinieri ed alla Polizia Postale e qualora non lo facciano sarò io stessa a farlo».


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