Sicilia e coronavirus: fioccano denunce

TANTE DENUNCE IN SICILIA

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Il Governo ha varato delle restrizioni necessarie per tenere a bada i contagi da Coronavirus, la malattia virale esplosa in Asia che rapidamente, si è espansa in tutto il mondo colpendo, duramente, anche l’Italia. Mentre la curva della mortalità resta alta, quella dei contagi sembra calare di giorno in giorno regalando ottimismo a tutta la popolazione. Questa consapevolezza, però, potrebbe essere più pericolosa del virus stesso: qualche cittadino sembra portato ad allentare il cappio dell’Esecutivo. Il comportamento negligente ha portato diverse denunce in Sicilia.

Sicilia

SICILIA: NUOVE DENUNCE

Il picco di Coronavirus, almeno in Sicilia, deve ancora arrivare. Nonostante questo, una delle due isole maggiori ha registrato già diversi contagi e ha visto morire diverse persone. Il comportamento sconsiderato di qualche siciliano potrebbe mettere a serio rischio la salute di tutta la regione. Purtroppo, le denunce continuano a pervenire. A Caltanissetta, un uomo è stato fermato con l’accusa di epidemia colposa perché è stato ritrovato in strada dopo che era stato dimesso dal reparto delle malattie infettive. L’adulto era stato curato per Covid-19 ed è guarito ma il suo essere asintomatico non blocca il rischio di altri contagi: l’uomo, infatti, potrebbe diventare un untore.

A Catania si è passato il limite: la polizia ha scoperto un garage adibito a sala barba. Il locale non ha prese d’aria ed il titolare è stato sorpreso mentre tagliava capelli ad un cliente, mentre altri sette, compresi tre minorenni, erano in attesa del loro turno senza rispettare la distanza di sicurezza. Clienti e titolari sono stati sanzionati dalle forze dell’ordine mentre il garage è stato sottoposto ai sigilli. Fine attività lavorativa per il barbiere clandestino di Librino, uno dei quartieri di Catania.

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