Arrivano autorevoli conferme che la Sicilia potrebbe essere la prima regione italiana a liberarsi dell’ondata dell’epidemia, quantomeno del resto del Meridione. Questo perché nell’Isola il contagio si è diffuso molto più lentamente rispetto al resto del Paese, e l’attuale andamento positivo permette previsioni molto favorevoli.
«IN SICILIA GIÀ SIAMO SOPRA “IL PICCO”»
Ieri abbiamo dato notizia delle previsioni del noto infettivologo Bruno Cacopardo, direttore dell’Unità operativa Malattie infettive dell’Ospedale Garibaldi di Catania. L’illustre specialista non ha esitato ad esporsi, affermando che in Sicilia non sarebbe mai arrivato quel “picco” inteso come un altissimo aumento del numero di contagiati. «Siamo già sopra il “picco” – ha affermato-. La curva del contagio, in Sicilia è stabile da giorni, mentre sta diminuendo il numero di ricoverati». Parole confortanti, che oggi hanno trovato, ove occorresse, una conferma da un’altra notizia che arriva da una fonte altrettanto qualificata.
ARRIVANO CONFERME
Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di scienze economiche, aziendali e statistiche dell’Università di Palermo, ha studiato con un particolare modello statistico l’andamento del contagio e l’efficacia delle misure di contenimento applicate in Sicilia fin dalla fine di febbraio. E, come pubblicato dal Giornale di Sicilia, è riuscito a fare una previsione. Il team afferma che entro la fine della settimana, quindi fra oggi e domani, il numero medio dei contagiati dovrebbe scendere a 20, per raggiungere quota 10 al massimo entro il 15 aprile.
NON È UNA SCOMMESSA FATTA AL BUIO
Il gruppo di ricercatori, composto da Andrea Consiglio, Vito Muggeo, Gianluca Sottile, Vincenzo Genova, Giorgio Bertolazzi e Mariano Porcu, ha potuto far questa previsione, basandosi sull’andamento reale dell’epidemia in Sicilia, quindi non solo su dei calcoli matematici. Di fatto, se le misure di contenimento saranno rispettate e non interverranno altri fattori esterni, la previsione potrebbe avverarsi con un buon margine di certezza.
LA VARIABILE DEL NUMERO DEI TAMPONI
È giusto dire che c’è una variabile che può insidiare lo studio di questi ricercatori. Ed è legata al numero di tamponi effettuati in Sicilia. Negli ultimi giorni è quasi raddoppiato rispetto alle scorse settimane, e da questo incremento potrebbe venire fuori un numero maggiore di contagiati, che potrebbe alterare i risultati di questa analisi. Questa precisazione per dire che nessuno può conoscere in anticipo la data precisa della fine di una epidemia. Ci si basa sempre su stime, e questo è quello che hanno fatto, con un buon margine di affidabilità, i ricercatori dell’ateneo palermitano.
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