“All’inizio c’era chi sosteneva che fosse una banale influenza, oggi sono profondamente turbato dalla situazione che stiamo vivendo”. Luca Ficarrotta si racconta nel periodo dell’emergenza coronavirus.
Il trequartista del Palermo si rivolge a tutti, nell’impegno per superare la crisi: “Vivere isolati dal mondo non è per nulla semplice, soprattutto – dice al sito ufficiale dei rosanero – se hai in casa un bambino che ti pone in continuazione domande a cui non sai dare una risposta. E’ frustrante ma sono consapevole che bisogna andare avanti con forza e con fiducia, provando a trascorrere queste lunghe giornate in allegria insieme alle persone che più amo, ovvero mia moglie Emily e mio figlio Bryan”.
GIOCARE SI’, GIOCARE NO
IL pensiero dell’attaccante rosanero va anche alle ipotesi per il ritorno in campo, che di giorno in giorno sembrano essere sempre più confuse. E non potrebbe essere altrimenti. “E’ quasi impossibile – dice Ficarrotta stabilire quando potremo tornare a giocare… E secondo me, le istituzioni del calcio potrebbero seguire due criteri differenti per il professionismo ed il dilettantismo. Per molti club di Serie D con gravi difficoltà economiche questa emergenza rappresenta il colpo di grazia”.
COME CHIUDERE
Ficarrotta parla anche delle possibilità “ventilate” nelle ultime settimane, a partire da quella dei playoff. “Noi vorremmo ricominciare – spiega – al più presto e centrare l’unico obiettivo, dimostrando sul campo di essere la squadra più forte. Non credo che l’ipotesi playoff per concludere anticipatamente i campionati sia una soluzione opportuna mentre la disputa delle gare a porte chiuse potrebbe essere una precauzione necessaria, con enorme rammarico”.
ROSA FINO IN FONDO
Non manca il tempo per un’altra grande dichiarazione d’amore nei confronti della maglia rosanero. “Il mio grande desiderio – conclude Ficarrotta – è quello di chiudere la carriera a Palermo, spero di avere la possibilità di dimostrare il mio valore guadagnandomi la riconferma. Vestire la maglia rosanero era il sogno della mia vita, il punto più alto della mia carriera. Vorrei continuare questa fantastica avventura”.
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